Auto distrutta nella notte a Veggiano, nel mirino un ragazzo di 23 anni
Incomprensibile atto vandalico nei confronti di un ventitreenne. La famiglia del giovane lancia un appello: chi ha visto parli, anche in modalità anonima. E all’autore manda a dire: perché? Un brutto episodio che induce a ipotizzare persino un atto di ritorsione o vendetta si è registrato nella notte tra il 21 e il 22 agosto a Veggiano, in via San Pio X. Il 23 enne aveva parcheggiato la sua Nissan davanti al condominio dove abita con i genitori e la mattina successiva l’ha trovata pesantemente danneggiata.
Verso le tre del mattino la madre ha sentito il rumore dei colpi, ma ha pensato a qualcuno che chiudeva troppo forte la portiera. Invece era il vandalo all’opera e davanti a quella devastazione il giovane è stato obbligato a presentare denuncia ai carabinieri di Mestrino.
«Le quattro gomme tagliate con un coltello, tutti i finestrini infranti, il parabrezza preso a mazzate e un fanale distrutto», racconta la madre. «È un danno da migliaia di euro che ci mette in grande difficoltà. Ma la cosa che ci domandiamo è il motivo di questa cattiveria, chiaramente perpetrata contro nostro figlio».
Per capire se il figlio abbia fatto qualche sgarbo o offeso qualcuno, se ha conti in sospeso i genitori lo hanno “torchiato”. «Ci ha categoricamente detto di no», afferma la donna, «ci ha giurato di non aver avuto screzi con nessuno. È sempre andato d’accordo con tutti e spesso si è prestato ad accompagnare i ragazzi che non hanno la patente andandoli a prendere alla fermata del bus o accompagnandoli a casa quando tornano da qualche serata. La paura adesso è che, dopo essersi accaniti sulla macchina, possano fare del male anche a lui, che si è chiuso in casa. Chi fa una cosa del genere senza motivo deve avere qualche problema, temiamo per la sua sicurezza».
La donna chiede un atto di coraggio ai compaesani: se qualcuno sa, vada a trovarli o si rivolga ai carabinieri. «A chi ha compiuto il gesto chiediamo di sapere perché lo ha fatto, se è successo qualcosa fra ragazzi venga qua e ne parliamo. Vogliamo solo mettere fine a questa angosciosa situazione».