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Dai primi modelli di Marconi agli apparecchi Morse: la storia della radio raccontata in una mostra a Torre di Pordenone

PORDENONE. Un tuffo nella storia della radio, dai primi telegrafi e apparecchi Morse sino alle strumentazioni degli anni Quaranta: è quanto si può ammirare nella sala mostra della parrocchia di Sant’Agostino a Torre nell’esposizione “Radio d’epoca” a cura di Luigi De Biasi, appassionato, collezionista ed esperto di radio, che conosce e aggiusta, rimettendole in funzione con capacità e professionalità.

Il viaggio proposto nella mostra di Torre parte dal primo apparecchio radio commercializzato da Guglielmo Marconi nel 1921 per proseguire con apparecchi francesi, italiani, inglesi, le caratteristiche “radio della signora” perché di ridotte dimensioni e con gli altoparlanti che permettevano di essere ascoltati da più persone contemporaneamente del 1928.

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Degli anni Venti è anche la prima radio d’ascolto, datata 1925, attribuibile a don Lozer, che la portò a Torre per essere ascoltata dal pubblico grazie a un’antenna installata sulla cima del palo della cuccagna. Apparecchio che De Biasi ha sistemato e recuperato perfettamente.

E ancora in mostra si trova una riproduzione pari all’originale a cura di De Biasi della stazione radio della Tenda rossa del dirigibile Italia. Si prosegue con gli apparecchi più decorativi degli anni Trenta e delle radio anni Quaranta in radica, materiale più facilmente lavorabile rispetto al legno e non intaccato dai tarli. Tra le curiosità, una postazione Morse che può essere sperimentata anche dai più piccoli, la riproduzione del primo discorso del 1901 di Guglielmo Marconi dalla Cornovaglia alle coste degli Stati Uniti, le radio galena, stazioni radio utilizzate dai radioamatori, e il primo esperimento di Marconi di riproduzione radio.

L’inaugurazione della mostra è avvenuta domenica con il presidente dell’associazione Torre (che ha organizzato la mostra) Giorgio Scanu, l’assessore Morena Cristofori e il vicario della diocesi don Roberto Tondato, i quali nei loro interventi hanno messo in evidenza l’importanza della comunicazione. Luigi De Biasi è stato fondatore dell’Associazione radioamatori di Pordenone e tra gli ideatori della Fiera del Radioamatore: da parte sua è stato sottolineato l’apporto fondamentale dei ponti radio creati nel 1976 dopo il terremoto che hanno permesso di far funzionare le comunicazioni dopo la distruzione delle linee esistenti a causa del sisma.

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