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Ultraleggero precipitato a Campolongo, possibile avaria: l’Agenzia per la sicurezza del volo apre un’inchiesta 

Un’avaria, un problema di rifornimento, un guasto al motore, le ipotesi sono ancora tutte sul tavolo; solo quella di un malore del pilota, al momento, è tenuta in secondo piano. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta, un approfondimento che per forza di cose si andrà a intrecciare con quelli che disporrà la procura di Venezia, a sua volta intenzionata a fare chiarezza sul tremendo incidente che domenica pomeriggio è costato la vita a Nicola Baso, precipitato con il suo ultraleggero in un campo di Campolongo Maggiore, nel Veneziano.

Le circostanze dell'incidente

Lo schianto è costato la vita all’imprenditore padovano con la passione dell’alta quota e ha lasciato gravemente ferita la donna che lo accompagnava, un’amica di 55 anni, anche lei di Padova. Baso era però un pilota esperto, il suo brevetto di volo era stato appena rinnovato e oltre a quello, essenziale per condurre velivoli privati, il 60enne vantava persino l’abilitazione a portare voli di linea. Difficile, insomma, pensare a una distrazione o a una leggerezza in fase di preparazione: abituato a volare, conosceva a menadito rischi e procedure per scongiurarli, metteva in pista il suo Tecnam P-92 Echo solo dopo aver verificato che tutto fosse in ordine.

Esclusa l'ipotesi del malore del pilota

Ancora più remota è l’ipotesi di un mancamento mentre teneva la cloche: la chiamata d’emergenza è partita dalla passeggera, che ha avvisato di un problema in volo e fatto mobilitare i soccorsi, ma nel suo mayday non si faceva menzione di un malore del pilota e, anzi, pare che si sentisse in sottofondo proprio la voce di Baso, a conferma di come l’imprenditore fosse padrone di sé e impegnato a cercare di tenere in aria l’ultraleggero, nonostante le difficoltà.

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Inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo

L’Ansv avrà quindi il compito di indagare le cause dell’incidente del velivolo I-6587, partendo probabilmente dall’ipotesi di un’avaria in aria come quella più probabile, ma certo non l’unica. Le relazioni dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - una prassi in questi casi tragici - richiedono tempo e non possono trascurare nulla; dall’inizio dell’anno ne sono state già stilate nove, per altrettanti casi in tutta Italia, e sempre nove sono gli incidenti verificatisi da gennaio e segnalati dall’agenzia.

Indagini giudiziarie in corso

Per quanto riguarda le indagini giudiziarie, invece, la pm di turno, Federica Baccaglini, ha sulla sua scrivania il fascicolo dell’accaduto e con ogni probabilità nelle prossime ore disporrà un’autopsia sul corpo di Baso, dando incarico a un medico legale convenzionato con la Procura di Venezia. Si tratta di un atto dovuto non solo per escludere del tutto la possibilità di un malore, ma anche ai fini assicurativi, di modo da poter presentare una relazione il più possibile completa sull’incidente. Non ci sono, ovviamente, ipotesi di reato, almeno non in questa fase.

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