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Morto a 51 anni Andrea Marcon, bibliotecario al Seminario di Pordenone e all’Università di Udine

L’improvvisa scomparsa di Andrea Marcon, per molti anni bibliotecario, archivista e ricercatore al seminario diocesano di Pordenone e all’Università di Udine, ha lasciato tutti coloro che lo conoscevano senza parole.

La notizia è rimbalzata dal Sud Italia dove si era trasferito un paio di anni fa. Era stata una scelta dettata dai benefici che il clima mediterraneo determinavano alle conseguenze di un incidente in bicicletta, mezzo al quale era legatissimo e che utilizzava anche a Pordenone, per spostarsi dal lavoro alla sua abitazione, in mezzo alla natura, lungo la strada per il Gajardin. Casa che aveva venduto proprio per acquistarne una in Sicilia.

E proprio in quella villetta in contrada Cuba, nel comune di Noto, è stato trovato privo di vita, dopo che erano stati allertati i soccorsi da parte degli amici che l’avevano sentito poco prima.

Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e i carabinieri, ma per il 51enne non c’era già più nulla da fare. E sono state proprio le forze dell’ordine ad avvisare i parenti, che vivono nel Pordenonese.

Andrea Marcon non era sposato e aveva dedicato tutta la vita allo studio, alla cultura e al lavoro. Si era laureato in Conservazione dei beni culturali all’Università di Udine con una tesi intitolata Ebook, ovvero, il futuro del libro.

Per molti anni è stato bibliotecario alla biblioteca del Seminario di Pordenone, sotto la direzione di don Chino Biscontin, mentre in precedenza era stato catalogatore del Centro interdipartimentale del Sistema bibliotecario di Ateneo dell’Università di Udine e collaboratore alle Arti grafiche Friulane.

Dal 2009 era coordinatore editoriale degli «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone» e catalogatore alla biblioteca dell’Issr di Portogruaro.

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