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I bonus statali per l’acquisto di un decoder compatibile

Il rinnovamento delle tecnologie di trasmissione va di pari passo con la necessità di trovare nuove soluzioni per sostituire (o aggiornare) gli apparecchi televisivi. E questo, a sua volta, prevede un costo che va a pesare sulle casse dei cittadini/contribuenti. Come già accaduto in passato, in occasione del primo switch-off che ha portato al passaggio dalla tv analogica a quella “digitale terrestre”, moltissimi italiani si trovano costretti – per continuare a vedere la televisione – a cambiare il proprio televisore. E con l’ennesimo step del passaggio al nuovo digitale terrestre (DVB-T2 HEVC), il paradigma di questa storia ciclica si ripete. Ma ci sono agevolazioni per questa “occasione”? In realtà sono pochissime, come il cosiddetto “Bonus decoder a casa” messo a disposizione dal MIMIT.

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Piccola premessa doverosa: in passato gli italiani hanno potuto usufruire di sconti (seppur piccoli rispetto al prezzo degli apparecchi più moderni) per acquistare e sostituire – attraverso lo smaltimento dei vecchi televisori – la propria TV. Parliamo di cifre irrisorie se confrontate al costo di prodotti di ultima generazione, ma comunque utili a ridurre l’esborso finale. In occasione dell’inizio del passaggio allo standard DVBT-2 con codifica HEVC, lo Stato non ha messo a disposizione delle agevolazioni (o rimborsi) per chi vuole sostituire il proprio mezzo televisivo.

Bonus decoder a casa, a chi è rivolto

Esiste un solo bonus, ma che prevede molte limitazioni. Come spiega il sito del MIMIT, il cosiddetto “decoder a casa” è una agevolazione riservata a una ristretta fascia di popolazione.

«Il Bonus prevede la consegna direttamente a casa di un decoder compatibile con la nuova tecnologia e può essere richiesto dai cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico non superiore a 20 mila euro annui e che siano titolari di abbonamento al servizio di radiodiffusione». 

Dunque, parliamo di poche persone rispetto al totale dei cittadini italiani. Per richiedere questo bonus (con l’invio di un decoder del valore massimo di 3o euro) ci si può recare presso gli uffici postali, chiamare il numero verde 800 776 883 (dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18), oppure collegarsi al sito per prenotare il proprio decoder: per quest’ultimo caso, è necessario avere con sé il proprio Codice Fiscale e la Tessera Sanitaria. E c’è tempo fino al 31 ottobre, dopodiché anche gli aventi diritto non potranno richiedere questa soluzione per adeguare i propri televisori ai nuovi standard di trasmissione televisiva.

Poco. Anzi, pochissimo. Infatti, secondo l’ultimo rapporto Censis (relativo al novembre dello scorso anno), oltre 8,4 milioni di italiani non è in possesso (si tratta di una stima) di un mezzo televisivo adatto a sostenere il passaggio ai nuovi standard DVB-T2 con codifica HEVC.

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