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Festival di Venezia, Angelina Jolie: “Ho cantato come Maria Callas alla Scala e tremavo sul palco. Io fan dell’opera? Ero più punk, ascoltavo i Clash”

Angelina Jolie è sbarcata al Festival del cinema di Venezia perché ha interpretato la Divina Callas in “Maria”, il nuovo film di Pablo Larraín, habitué al Lido, dove lo scorso anno ha vinto il premio per la sceneggiatura con “El Conde”. Così, dopo “Jackie” – sulla vedova Kennedy – e “Spencer” su Lady Diana, stavolta la lente del regista cileno – con Steven Knight in sceneggiatura – si poggia sugli ultimi giorni di vita del più grande soprano mai vissuto.

“Se ero una fan dell’opera? Ero più una punk. – ha detto in conferenza stampa l’attrice – Amavo tutta la musica, ma probabilmente ascoltavo i Clash più di tutti. Mi sono avvicinata alla Callas ascoltandola. Ci sono delle registrazioni di quando insegnava, ho usato quelle. È stato importante come approccio, ho fatto pratica per sette mesi, d’altronde con Pablo (Larraín, ndr) non si fa nulla a metà, credo sia molto bello che il lavoro venga fatto bene e che ci sia una grande preparazione. La prima volta che ho cantato ero nervosa, tremavo, abbiamo iniziato in una stanza molto piccola e alla fine ho cantato alla Scala di Milano. E durante tutta questa preparazione, questa pratica, poco a poco subentra il personaggio e l’emozione. Ho consentito a quelle emozioni di entrare quando mi sono sentita pronta, tentando di fare qualcosa che non avevo mai fatto prima”.

E ancora: ”I brani pensati da Pablo e Steven parlano molto di più di quanto non si penserebbe relativamente al mondo della Callas. Lei ha vissuto in quei personaggi e quei personaggi hanno finito per trasformarla. Il problema per me è sapere se sono stata abbastanza brava da non deludere i fan di Maria Callas. Sono grata per la risposta al mio lavoro, ma sono più preoccupata di deludere chi l’ha sempre amata. Non volevo deludere questa donna e la sua memoria”.

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