“Angelo mio ho ancora un bel po’ da fare qui”: la moglie del defunto tiktoker Enzo Bondi è stata travolta sulle strisce pedonali
Tra incendi continui e incidenti stradali, Roma sta attraversando un periodo a dir poco drammatico e il Giubileo è alle porte. Tra gli ultimi episodi, ce n’è uno avvenuto nella serata di ieri 29 agosto nel quartiere Marconi (Municipio XI), dove un’automobile ha travolto padre e figlia che stavano attraversando le strisce pedonali.
Un evento però doppiamente tragico perché Rachel è la moglie di Enzo Bondi, il tiktoker trovato senza vita sul marciapiede del Lungotevere Dante, lo scorso 8 agosto. Il conducente – scrive il sito locale 7colli.it – si è fermato a prestare soccorso e sono arrivate sul posto due ambulanze e gli agenti della polizia locale di Roma Capitale.
La donna è stata trasportata in codice rosso al vicino ospedale San Camillo mentre il papà – Carlo, 60 anni – è stato portato in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni. Fortunatamente, malgrado le varie contusioni e il grandissimo spavento, sono stati dichiarati entrambi fuori pericolo. I cittadini della zona, però, sono arrabbiati. Sul gruppo di zona “Sei di viale Marconi se..”, oltre ai messaggi affettuosi per le due vittime dell’incidente, già colpite dalla terribile notizia solo qualche settimana fa, sono arrivate diverse proteste.
Rachel ha perso il marito Enzo, conosciuto sui social come Kaiserjny, trovato morto a causa di un infarto fulminante. Era uno streamer e influencer molto apprezzato soprattutto nell’ambiente romanista: 1,2 milioni di ‘mi piace’ su TikTok, 15.000 follower su Instagram. Non a caso, durante la scorsa partita di calcio Roma-Empoli, in Curva Sud i tifosi hanno esposto un grande striscione in suo omaggio: “Vivere nel cuore di chi resta non è morire. Buon viaggio Enzo”. Queste le toccanti parole per Enzo Bondi, papà di tre figli piccoli. Nella mattinata di oggi, Rachel ha scritto un messaggio per il compianto marito: “Angelo mio ho ancora un bel po’ da fare qui eh”.
“Devono prendere dei provvedimenti per la viabilità”, scrive qualcuno. Oppure: “Dovrebbero mettere dei dossi, quelle strisce pedonali sono tremende”, “Sono anni che segnaliamo l’incrocio, una tragedia annunciata”. L’incidente è avvenuto, infatti, su una strada effettivamente molto trafficata e con più di un attraversamento pedonale non regolamentato da semafori. Già anni fa, solo per riportare un altro esempio, un uomo venne investito lungo la stessa via. In quel caso, però, la vittima – un cittadino filippino di 49 anni – purtroppo perse la vita.
Come riportato due mesi fa dal Rapporto Confarca (Confederazione italiana che rappresenta oltre 2.400 tra scuole guida e studi di consulenza) il numero di incidenti mortali sulle strade romane è preoccupante. “Nella città di Roma, dove già si registrano 72 vittime dall’inizio dell’anno, si concentra un terzo degli incidenti nelle strade urbane delle 14 maggiori città italiane.
Un record negativo che bisogna assolutamente fermare con la prevenzione e l’educazione stradale tra i più giovani, perché le ultime vittime sono tutte ventenni- sono le parole del presidente Paolo Colangelo -. La città di Roma, stando ai dati Asaps, conta un numero di vittime ogni centomila abitanti che è doppio o triplo rispetto ad altre capitali europee, ed il più delle volte questi incidenti avvengono per lo sprezzo delle regole. Bisogna investire su una nuova cultura sulla sicurezza stradale”.
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