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Tram, ok al progetto per la linea fino a Legnaro: costerà 177 milioni

La linea Sir3 che è in via di costruzione da piazzale Stazione fino a Voltabarozzo sarà allungata fino a raggiungere Ponte San Nicolò e poi Legnaro fino al campus di Agripoli. La giunta comunale, nell’ultima seduta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica (PFTE) del prolungamento. L’approvazione di tutta la documentazione è fondamentale ai fini della presentazione dell’istanza di partecipazione all’Avviso 3 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per poter ottenere il finanziamento necessario.

Il progetto, redatto da un raggruppamento di imprese la cui mandataria è E-Farm Engineering & Consulting srl, ha un importo complessivo di 177 milioni, comprensivo dell’acquisto dei mezzi necessari per coprire questa tratta.

Il percorso con un nuovo ponte

Si tratta della prima fase di progettazione, utile a definire i potenziali tracciati, le stime dei costi e appunto la fattibilità dell’opera. Una volta ottenute le risorse, seguiranno la progettazione definitiva e quella esecutiva, durante le quali sarà possibile entrare nel dettaglio dello sviluppo della linea e definire modifiche sulla base delle esigenze del territorio.

La documentazione approvata prevede l’inizio della tratta in corrispondenza del capolinea Sir3 a Voltabarozzo, il proseguimento sulla SS516 – Via Piovese, la realizzazione un nuovo ponte sul Bacchiglione a sud dell’esistente, il superamento dell’autostrada A13 sul ponte esistente, la successiva entrata nel viale dell’Università, nel Comune di Legnaro, con capolinea in via Orsaretto, dove è prevista un’area a parcheggio e una rimessa coperta per i mezzi. Si tratta di una prima definizione del percorso che nelle prossime fasi progettuali potrebbe essere modificato sulla base delle esigenze territoriali.

La definizione del Progetto di fattibilità tecnico economica è avvenuta grazie al confronto con tutti gli enti che, a dicembre dello scorso anno, hanno sottoscritto il protocollo di collaborazione per l’allungamento della linea, ovvero i tre comuni coinvolti (Padova, Ponte San Nicolò e Legnaro), APS Holding, l’Agenzia Veneta per I’Innovazione nel Settore primario (già Veneto Agricoltura), l’Università degli studi di Padova, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Ragona: “Un punto cruciale”

L’assessore alla mobilità del Comune di Padova, Andrea Ragona, commenta: “Dopo aver lavorato per individuare le alternative di percorso migliori e aver nei mesi scorsi definito una delle questioni più delicate dell’intera linea, ovvero come superare il fiume Bacchiglione e l’autostrada, ora siamo ad un punto cruciale. Con questa approvazione siamo pronti con largo anticipo con uno dei progetti che presenteremo all’Avviso3 del Ministero, la cui scadenza è al momento prevista per ottobre, con l’obiettivo di ottenere dal Governo i fondi necessari alla realizzazione dell’opera. Si tratta di un tassello strategico del sistema SMART proprio perché collega luoghi importantissimi della nostra provincia, come l’Università, l’Istituto Zooprofilattico o Veneto Agricoltura, enti che ogni giorno attraggono migliaia di persone, studenti e studentesse. La collaborazione con l’Università, con la quale stiamo lavorando su molti progetti sempre mettendo al centro la sostenibilità della nostra città anche nell’ambito di Padova2030, è a maggior ragione fondamentale su quest’opera.”

La rettrice: “Un mezzo in più per gli studenti”

Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova, afferma: “Avere un mezzo di trasporto rapido ed efficiente che colleghi Legnaro a Padova è un’ottima notizia anche per il nostro Ateneo. La nostra sede di Agripolis, polo universitario di Agraria e Veterinaria di indiscussa elevata qualità, è un campus di grande dimensioni, che vede coinvolti – fra studentesse e studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti – più di quattromila persone. Non solo: a Legnaro è progettata la costruzione di due nuovi studentati, che grazie al tram saranno di fatto strettamente connessi a Padova. Ringrazio il sindaco Sergio Giordani e tutto il personale del Comune di Padova per l’impegno profuso nell’ottenere l’allungamento della linea Sir3, uno dei tanti progetti che sottolineano la grande sinergia fra Università e Comune di Padova, così come i sindaci dei comuni attraversati dalla linea e tutti gli altri enti istituzionali coinvolti.”

I sindaci: “Lavoreremo fianco a fianco con Padova”

Il sindaco di Ponte San Nicolò, Gabriele de Boni: “Innanzitutto voglio ringraziare il Comune di Padova per averci dato questa opportunità, senza la loro volontà e il loro apporto strategico difficilmente saremmo riusciti anche solo a pensare al prolungamento. Continueremo a lavorare al fianco di tutti gli enti coinvolti per ottenere il finanziamento, così come per migliorare sempre più il progetto nelle prossime fasi e renderlo sempre più adatto alle esigenze del nostro territorio. Questa linea è una grande opportunità per il nostro comune che sicuramente ridisegnerà il sistema viario e il paesaggio ma indubbiamente sarà un grande vantaggio per tutti i cittadini di Ponte san Nicolò e per tutte le persone che ogni giorno si muovono verso Padova o verso Agripolis.”

Il sindaco di Legnaro, Vincenzo Danieletto, dichiara: “L’idea di portare il tram a Legnaro ha raggiunto ora una fase importante. L'adozione della delibera da parte del Comune di Padova porta ad una fase avanzata il percorso. Ora dobbiamo attendere il finanziamento e il progetto per iniziare il percorso realizzativo dell'opera. Sono sicuro che grazie alla buona collaborazione con il Comune di Padova il progetto si concretizzerà in breve tempo. Questa linea del tram che coinvolge il nostro Comune e quello di Ponte San Nicolò porterà molti vantaggi al trasporto pubblico e alla diminuzione del traffico veicolare.”

Il RUP del Sir3 e del sistema SMART Diego Galiazzo, di APS Holding commenta: “Come Aps Holding abbiamo supportato le attività con l’esperienza delle progettazioni delle altre linee. Questo allungamento e il collegamento con enti strategici del territorio e l’Università sono fondamentali e questa documentazione rappresenta un passo importante verso la sua realizzazione.”

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