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US Open, Popyrin: “Pensare alle rimonte di Djokovic mi ha motivato, non spaventato. Sapevo di poter vincere”

Alexei Popyrin continua a vivere un’estate di tennis fenomenale: dopo aver battuto cinque tennisti Top 20 consecutivamente per conquistare il titolo nel Masters 1000 di Montreal, il 25enne australiano ha nella notte italiana tra venerdì e sabato ha firmato una nuova impresa: 6-4 6-4 2-6 6-4 il punteggio con cui ha eliminato Novak Djokovic e si è qualificato al quarto turno dello US Open. Era dall’Australian Open 2017 (secondo turno contro Denis Istomin) che il numero 2 del mondo non perdeva nella prima settimana di uno Slam, ed era dal Roland Garros 2018 (nei quarti di finale contro Marco Cecchinato) che Djokovic non cedeva il passo in uno Slam a un giocatore dalla classifica di Popyrin, ad oggi numero 28. Insomma, una vittoria straordinaria per il nativo di Sydney, il quale ora se la vedrà agli ottavi di finale contro Frances Tiafoe. Intervistato in conferenza stampa, Popyrin ha commentato il successo ottenuto con eccezionale tranquillità.

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D. È questa la miglior vittoria della tua carriera?
POPYRIN: Dal punto di vista del livello non è stata la mia miglior prestazione di sempre. Ci sono state partite in cui ho pensato di star giocando molto meglio di così, ma chiaramente sono fiero di come ho gestito la pressione e di come ho interpretato il match tatticamente. Quindi sì, questa è sicuramente tra le migliori vittorie della mia carriera al di là dell’aspetto tecnico. Era la prima volta che giocavo sull’Arthur Ashe Stadium, il pubblico è stato fantastico: quando ho messo a segno quei grandi passanti, è stato emozionante sentire tutta quella gente applaudire e supportarmi. Penso che verso la fine del match il tifo sia passato un po’ dalla mia parte, è stato molto bello”.

D. Quant’è difficile rimanere concentrati contro un Djokovic che non sta giocando bene, considerando che stiamo parlando di un 24 volte vincitore di Slam?
POPYRIN: “Onestamente tutti questi pensieri erano nella mia testa. Lui non stava giocando il suo miglior tennis, mi aspettavo che in qualsiasi momento potesse alzare il suo livello e mettermi in difficoltà, e lo ha fatto nel terzo set. Io in quel momento non ho servito bene, ho iniziato a pensare a tutte le volte che Novak ha rimontato uno svantaggio di due set nella sua carriera e non volevo proprio aggiungere il mio nome alla lista degli sconfitti. Questo pensiero non mi ha spaventato, bensì motivato e aiutato a fare quello sforzo in più che mi ha permesso di tagliare la linea del traguardo”.

D. Come gestirai ora il recupero?
POPYRIN: “Ho appena fatto un bagno ghiacciato, ho un po’ freddo in questo momento. Farò sicuramente fatica a dormire dopo una partita come questa, mi ci vorranno credo quattro o cinque ora prima di addormentarmi. Ma cercherò di svegliarmi il più tardi possibile per recuperare le energie al meglio, poi farò con il mio team un po’ di lavoro domani per essere nuovamente pronto, colpire la palla per un’oretta e tornare a riposare”.

D. Avevi mai provato delle emozioni simili a quelle di stasera nella tua carriera?
POPYRIN: Vincere a Montreal è stato molto più emozionante per me, semplicemente perché si è trattato di vincere un grande torneo, il mio primo titolo Masters 1000. Le emozioni furono indescrivibili perché non pensavo avrei potuto conquistare un trofeo così importante. Invece stasera sapevo di poterlo battere, i match che abbiamo disputato l’uno contro l’altro all’Australian Open e a Wimbledon mi avevano suggerito questo. Quindi dopo il match point ho pensato semplicemente che avevo ragione, non è stato nulla di impossibile da credere come invece il titolo di Montreal”.

D. Il tuo prossimo avversario sarà Frances Tiafoe: cosa ti aspetti?
POPYRIN: “È un mio caro amico innanzitutto, andiamo molto d’accordo fuori dal campo e sarà interessante giocare contro di lui, ci siamo allenati insieme molto spesso. È un tennista duro da battere, ha una sensibilità incredibile e riesce a variare molto bene durante lo scambio. Io cercherò di giocare il mio tennis, di servire meglio rispetto a quanto abbia fatto oggi, tenere più alte le mie percentuali. A me è capitato spesso di perdere proprio nel turno precedente di quello in cui avrei potuto incrociare Frances, ci abbiamo sempre scherzato su. Spero possa essere una bella partita”.

D. Può il titolo di Montreal e la fiducia accumulata aver fatto la differenza finora in questo torneo?
POPYRIN: “Mi ha dato molta consapevolezza, questo sì. Il mio obiettivo dopo Montreal era proprio quello di tenere viva la fiducia che quel trionfo mi ha dato per cercare di tenere alto il livello anche qui a New York, e non solo qui ma anche nei tornei a seguire e chissà, magari per i prossimi anni. È questo che distingue i Top 10, Top 5 dagli altri: loro sono in grado di acquisire quella consapevolezza necessaria per poter performare bene quasi tutte le settimane”.

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