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US Open: Shnaider troppo forte per Errani. Agli ottavi la russa troverà Pegula

[18] D. Shnaider b. S. Errani 6-2 6-2

Era una sfida che si preannunciava molto complicata e così è stato. Sara Errani riesce solo a sprazzi ad arginare la potenza della 18^ forza del seeding e della WTA e cede a Diana Shnaider con il punteggio di 6-2 6-2 in… 62 minuti. Shnaider, ventenne di Žigulëvsk (cittadina sulla sponda destra del Volga di fronte a Togliatti, dove è nata Daria Kasatkina), si trovava attorno alla centesima posizione a inizio anno (ma era già arrivata al n. 60 un paio di mesi prima) e nel corso di questa stagione si è fatta rapidamente conoscere, mettendo tra l’altro in bacheca i titoli di Budapest, Bad Homburg e Hua Hin e battendo nettamente Coco Gauff a Toronto.
Nella seconda sfida con Sara (la prima al WTA 125 di Montevideo nel 2022 vinta da Diana in due set tirati), Diana ha messo in mostra l’usuale repertorio di colpi al rimbalzo potenti, mentre l’azzurra solo raramente è stata in grado di toglierle ritmo e di non farla giocare fuori equilibrio.

Primo set – Shnaider parte forte e non si ferma

Diana ama avere il gioco in mano, quando ha sufficientemente tempo per colpire è devastante, soprattutto con il dritto mancino, mentre può perdere precisione se costretta a muoversi molto. Tentare semplicemente di spostarla significa però aprirle gli angoli, con il rischio – quasi la certezza – che sia invece lei ad accelerare e far correre un’avversaria incapace di tenere il suo ritmo. Sara cerca quindi di variare velocità, rotazioni e altezze. I primi due giochi se ne vanno veloci nelle mani di Shnaider, che tuttavia perde un po’ la concentrazione e cede la battuta al terzo gioco.
Un’altra parte importante per l’azzurra è non concedere gratuiti che viceversa arrivano pesanti nel game successivo: sul 30 pari, l’approccio slice in rete dopo essersi guadagnata una palla relativamente comoda e il doppio fallo consegnano all’altra il 3-1 e con esso quel pizzico di tranquillità in più che le permette di spaccare la palla a braccio sciolto. Sara salva una palla del doppio break e sul 2-5 ha la doppio chance di restare in scia, ma la seconda battuta che vola via richiede di tenere in campo la successiva prima: troppo debole però, 106 km/h, e lo scambio è subito preda di Shnaider che va a prendersi altri due punti e il set.

Secondo set – Equilibrio iniziale, poi Shnaider torna a comandare

Più lucida Sara, riesce a restare attaccata al punteggio, piazza anche un paio di ottime smorzate tenendo per il 2 pari. Il break arriva però al sesto gioco quando Shnaider risponde alla grande e approfitta di qualche imperfezione azzurra, a rete e in termini di poca profondità. Il match scivola via, la nostra – che veniva da cinque sconfitte – ha già fatto il suo piazzando due vittorie per un terzo turno che mancava dal 2015, mentre due anni prima aveva raggiunto le semifinali. Shnaider, classe 2004, conferma la sua brillante stagione in rapida ascesa e, alla sua prima partecipazione newyorchese, raggiunge così Jessica Pegula agli ottavi di finale.

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