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Clienti da tutta la regione a Monfalcone e negozianti soddisfatti per lo Sbaracco dei record

MONFALCONE. L’ottava edizione dello Sbaracco è piaciuta a tutti. Soddisfatti i commercianti e gli standisti e, a caduta, Ascom e VivaCentro che con l’amministrazione comunale, pure contenta del risultato, hanno riproposto l’evento capace di attirare sabato in città migliaia di persone, da un po’ tutta la regione, e durante tutto l’arco della giornata. Meno felici gli automobilisti, sia residenti in città sia di passaggio, che nella mattinata e poi ancora nel pomeriggio si sono trovati incolonnati con attese fino a quasi un’ora lungo il tratto urbano della Strada statale 14 o in via Matteotti. La chiusura dell’asse di via Fratelli Rosselli-via Matteotti ha come da copione creato disagi, gestiti in ogni caso dagli agenti della Polizia locale, nell’ultimo sabato di agosto dedicato ai rientri dalle ferie o agli ultimi scampoli di mare.

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Il caldo non ha scoraggiato la caccia ai saldi

Le temperature roventi non hanno però diluito l’attrattiva dell’appuntamento con i super saldi di fine estate. «All’apertura abbiamo trovato persone che già ci aspettavano», ha raccontato Elisa Calligaris de Le Parigine di via Duca d’Aosta, dove il movimento è però proseguito ininterrotto anche quando i gradi sono decisamente aumentati. In tanti si sono infilati tra gli espositori e i banchi con cui i negozi della via, come quelli del resto del centro, hanno portato in strada le loro proposte e in tantissimi hanno affollato la sezione dello Sbaracco Junior, sempre più grande e ricca. «Siamo qui dalle 8 e andremo via alle 20: per i figli è un gioco e per noi è l’occasione di fare spazio in casa, dove speriamo di tornare con meno cose possibile», hanno raccontato due mamme turriachesi ormai alla quinta partecipazione all’appuntamento. «C’è più gente di passaggio quest’anno: una bella edizione», hanno aggiunto, raccontando di come i cittadini stranieri puntino su zaini, scarpe, materiali per la scuola e meno sui giochi. «Con i libri purtroppo si fa, in generale, un po’ più di fatica», hanno rilevato.

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All’assalto delle calzature

Appena oltre le postazioni di bambini e genitori c’è il negozio di calzature Bollicine del presidente di VivaCentro, Massimiliano Manente, un’attività come nelle precedenti edizioni presa d’assalto di buon mattino. «Siamo contenti, e parlo in generale – ha detto ringraziando il Comune per il supporto all’evento –. Ho sentito gli espositori e mi ha raccontato di una città bella viva. L’obiettivo di quest’anno è che lo rimanga fino a tarda sera». L’ottava edizione ha visto non a caso il coinvolgimento dei locali pubblici e delle attività di ristorazione, oltre che la presenza di chioschi dislocati in centro, per fare in modo che gli acquirenti arrivati alla mattina si fermassero fino alla sera.

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L’animazione in centro

Ad animare il centro ci hanno pensato nel pomeriggio prima, al netto delle proposte per i bambini, i cosplayer e poi in serata il dj set di I AM Spazio Eventi, mentre lungo le vie del centro hanno attirato l’attenzione Fiat 500 e Vespe, oltre che mezzi d’epoca, oltre che le postazioni dello Sbaracco Vintage, distribuite in modo da riempire un po’ tutte le vie, coinvolgendole alla pari. È la sensazione che lo Sbaracco ha lasciato quest’anno in corso del Popolo, dove il transito di persone c’è stato, a differenza del 2023. «L’organizzazione è stata più puntuale e più attenta la dislocazione dei 300 stand che hanno affiancato le 80 attività aderenti – ha affermato l’assessore al Commercio Luca Fasan –. In particolare in corso del Popolo, dove credo ci sia stato pure un maggior senso di partecipazione delle attività anche a fronte della realizzazione della prima parte del Corso dell’arte con la collocazione delle statue di Giovanni pacor e degli allestimenti aerei». Che ci sia stato un maggiore movimento nella via l’ha confermato ieri Patrizia Agostini, titolare dello storico negozio di pelletterie di famiglia. «Anche se gli acquisti sono stati abbastanza fermi finora: non è stata una gran stagione», ha aggiunto, mettendo da parte una borsa per una cliente nel frattempo finita imbottigliata nel traffico. «Semo qua per far un po’ de cine e per vedere i clienti», ha detto invece Fabio Strubelj che con la moglie Daniela gestisce l’altrettanto storico negozio di filati e macchine per cucire.

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Grande soddisfazione di clienti e commercianti

«Siamo assolutamente contenti, perché c’è stata una grande partecipazione dei commercianti e anche allo Sbaracco Junior e Vintage, dove abbiamo ricevuto più iscrizioni di quelle che siamo riusciti ad accogliere – ha detto il presidente di Ascom Roberto Antonelli –. C’è stata una grande risposta di pubblico e questo vuol dire che l’azione di promozione ha funzionato». Grazie anche al social team coordinato da Giorgia Deiuri e formato da Karol Sini, Gaia Porcu, Giulia Damiani, Alice Driussi, Martina Formisano, Carlotta Cannavacciuolo e Arianna Canciani.

Le borse e gli accessori vintage

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Più di qualche giovane ha colto comunque l’occasione di mettersi in gioco grazie alla manifestazione. Le ventiseienni Martina Donda di Cormons e Alice Rossi di Turriaco si sono ad esempio alleate per partecipare alla sezione Vintage. «Sta andando bene, soprattutto con borse e accessori», hanno detto soddisfatte. Per la gradese Sara Dovier l’approdo in piazza della Repubblica, dove è stato collocato il mercatino legato al cosplay, con i suoi pupazzetti dedicati a manga e cartoon realizzati a uncinetto è stata una prima assoluta. «Ho iniziato quattro anni fa, durante la seconda zona rossa – ha spiegato –. Avevo consegnato la tesi in Relazioni pubbliche e attendevo di discuterla, nell’ansia. Ho chiesto a mia mamma Lucia di insegnarmi a fare l’uncinetto unendolo poi alla mia passione: siamo passate dai centrini ai manga, agli anime e ai film pop. È davvero un antistress, funziona tantissimo». Monfalcone mette in archivio quindi un’ottava edizione dello Sbaracco capace di superare le previsioni della vigilia. «I numeri della versione monfalconese non li fa nessun altro», ha sottolineato Antonelli, con cui lo Sbaracco è arrivato in città sulla scia dell’esperienza di Cividale.

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