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Settemila punti-luce da sostituire a Gorizia, appalto sbloccato dopo 11 ricorsi: va a Enel sole

GORIZIA. Un’iperbolica sequenza di ricorsi e controricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Undici complessivamente. Con il Comune che, in tutti questi anni, è stato costretto sempre a rincorrere per riparare i (tanti) malfunzionamenti agli impianti di illuminazione cittadini.

Ma ora si vede la luce, è proprio il caso di dirlo, in fondo al tunnel. Perché si è sbloccata definitivamente la procedura aperta per l’affidamento in concessione dei servizi di riqualificazione energetica, adeguamento tecnologico e normativo, fornitura di energia elettrica, conduzione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica e per la realizzazione e gestione di infrastrutture finalizzate all’erogazione di servizi di smart-city.

Una dicitura chilometrica per un intervento che porterà alla sostituzione di tutti e settemila i punti-luce presenti in città. Una rivoluzione. Alla fine di un percorso tortuoso, Enel sole srl ha esercitato il diritto di prelazione in veste di soggetto promotore del partenariato pubblico-privato, avendo la meglio sulla proposta (migliore e prima classificata) di Hera luce srl.

Il sindaco Rodolfo Ziberna, ora, può esultare. «Per quanto riguarda l’illuminazione, finalmente dopo 6 anni dal giorno in cui eravamo partiti con il procedimento e dopo 11 impugnazioni, abbiamo assegnato l’appalto a Enel, che si è avvalsa del diritto di prelazione previsto dalla legge: la società ha accolto e si è fatta carico anche delle migliorie che aveva proposto Hera (AcegasApsAmga) nella sua proposta».

Continua Ziberna: «Sebbene, formalmente, Enel sole dovrebbe avviare gli interventi appena nei primi mesi del prossimo anno, nel corso di un incontro preliminare svoltosi alcuni giorni fa ha accolto la mia richiesta di anticipare l’avvio dei lavori che porteranno alla sostituzione della pubblica illuminazione (circa 7.000 punti-luce) con nuovi punti-luce con tecnologia a led. Ciò - annota il primo cittadino - assicurerà un aumento circa del 40 per cento dell’illuminazione a terra e un risparmio sull’ordine del 50%. Oggi, per la sola illuminazione pubblica, il Comune di Gorizia spende circa un milione di euro all’anno».

L’amministrazione comunale, in ottica Capitale europea della cultura, ha chiesto ad Enel di avviare, intanto, alcuni lavori legati all’abbattimento luminoso di Gorizia, attraverso un’illuminazione particolare e d’effetto delle rotonde, dei palazzi storici e di altri punti di particolare interesse turistico della città.

«Partiremo, prima, con il centro cittadino e con alcune vie di accesso per proseguire, poi, nelle zone più periferiche. Non solo saranno sostituiti tutti i punti-luce ma altri - annuncia Ziberna - ne saranno aggiunti, potendo dare finalmente una risposta a quei cittadini che, giustamente, si lamentano del fatto che vi siano zone della città al buio. Ovviamente ci saranno molte altre innovazioni che renderemo note insieme ad Enel in una conferenza stampa a fine anno. Il gruppo tecnico, composto da Enel e Comune, si riunirà il prossimo 11 settembre per avviare le articolate e complesse procedure anche di “transizione” da una lunga gestione da parte di Hera (AcegasApsAmga), che ringrazio per la sempre squisita e proficua collaborazione, alla nuova gestione Enel. Una maggiore illuminazione non significa solo muoversi in maggior sicurezza, ma anche migliore prevenzione e deterrenza. Inoltre, una illuminazione diversificata e potenziata consentirà di rendere ancor più bella la nostra città e non solo ovviamente per i turisti ma per tutti i cittadini».

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