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Comune di Trieste, lavori pubblici in autunno: dote da 23 milioni di euro

TRIESTE. Non c’è solo il Pnrr a finanziare la montagna di lavori pubblici comunali, perchè esiste un cospicuo programma di opere supportate dallo Stato, dalla Regione e dallo stesso Municipio. L’assessore Elisa Lodi ha fatto un po’ di conti, insieme ai suoi uffici, dai quali si desume che l’autunno 2024, ormai alle soglie, ha una dotazione di cantieri per un valore di circa 23 milioni di euro, malcontati. E ripetiamo, al netto del Pnrr.

L’elenco non vuole essere onnicomprensivo, fa riferimento alla stagione entrante, che poi è l’ultimo quadrimestre dell’anno. Edilizia pubblica, diretta da Barbara Gentilini, e soprattutto edilizia scolastico-sportiva, guidata da Luigi Fantini, sono le grandi conferenti del settore.

Più contenuto il budget dei cantieri inseriti nell’edilizia pubblica, poco più di 2 milioni di euro. Le voci importanti non sono riducibili a filiere tipologiche: infatti abbiamo la farmacia “Al cedro” con 550 mila euro; il nuovo ascensore a San Sabba (480 mila); oltre 250 mila per i ripristini sui terreni comunali; manutenzione dei mercati (oltre 130 mila) e delle chiese (oltre 350 mila).

Più agevole articolare gli interventi nel grande contenitore scolastico-sportivo, i cantieri “attivi” pesano poco meno di 5 milioni e quelli ancora da promuovere oltre 12 milioni.

Comandano i lavori da effettuare nei plessi scolastici di vario ordine: «La messa in sicurezza è la priorità», sottolinea Elisa Lodi. Viene segnalato verso la chiusura l’importante cantiere dei nidi “La nuvola” e “Semi di mela” in via Veronese, sul quale erano stati investiti 3,3 milioni. Buone notizie pervengono anche dalla Bergamas, prossima a terminare un antincendo da 1,5 milioni. Invece sono dati in avvio l’adeguamento normativo del complesso Fonda Savio tra via Pascoli e via Foscolo (2,6 milioni); l’anti-sismica alla Corsi in via Manna (2 milioni).

Citazione a parte per la Giotti-Stuparich a Rozzol, per un servizio completo antincendio-antisismica-barriere architettoniche-impiantistica-amianto, che richiede un investimento da 6,5 milioni. La conclusione riqualificativa della Duca d’Aosta, bisognosa della copertura, costerà mezzo milione.

A giudizio di Elisa Lodi, sarà un autunno “caldo” anche sul versante sportivo. Apre le danze il “polisportivo” di San Giovanni, sul quale affluiscono oltre 3 milioni affinchè le opere abbiano compimento il prossimo febbraio. Si è messo mano anche al secondo lotto di Chiarbola, dove 100 mila euro rimetteranno in sesto sede e spogliatoi. Sono ben due gli accordi-quadro predisposti per manutenzioni e adeguamenti impiantistici in ambito sportivo, per un totale di 520 mila euro. Cui possiamo aggiungere altri 200 mila euro espressamente dedicati all’illuminazione delle strutture sportive.

Tra le “partenze” anche il “bau beach” a Barcola, la nuova discesa a mare riservata ai cani, con una previsione di spesa superiore ai 300 mila euro.

Interessante infine richiamare l’ampia rassegna delle imprese coinvolte: Boz, Di Betta Giannino, Zanini, Sabinot, Cramer, Walter Pittini, Virago-Cea, Ghiaie Ponterosso, Friulana, Omnia. Una presenza praticamente totale del Nordest, con prevalenza friulana, poi triestina e con un solo soggetto veneto. Gli appalti per la ventilazione meccanica controllata alla Pollitzer e alla Roli (in tutto 300 mila euro) sono andati a un’azienda marchigiana, la Mpm di Osimo

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