Este. Armato di una catena gommata, semina il panico nel bar: arrestato

Ubriaco e armato di una catena gommata, minaccia la barista e alcuni clienti di un bar di Este. Poi se ne va e ritorna all’arrivo dei carabinieri per regolare il conto con un avventore e prende a pugni e calci anche i militari. Alla fine, dopo essere stato immobilizzato, viene arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

La furia si è scatenata in un bar di Este la sera del 31 agosto. In manette è finito un 54enne noto alle forze dell’ordine, residente in un comune della zona.

L’aggressione

Una pattuglia ei carabinieri di Este è intervenuta nel bar a seguito di una richiesta pervenuta al 112 da parte di diversi avventori che segnalavano un ubriaco il quale, armato di una catena gommata, aveva poco prima minacciato la titolare e alcuni clienti, per futili motivi, per poi allontanarsi frettolosamente.

Mentre i militari erano intenti a raccogliere le testimonianze dei presenti, l’uomo è tornato alla carica e, incurante della presenza delle forze dell’ordine, ha aggredito un 55enne italiano con il quale pensava di avere ancora dei conti da chiudere. I carabinieri, non senza fatica, lo hanno disarmato.

L’arresto

A quel punto si è scagliato anche contro di loro con pugni, calci e tentando addirittura di morderli. Immobilizzato, è stato condotto in caserma, lontano dai curiosi che si erano assiepati fuori dal locale in questione. Anche in caserma l’uomo, noto alle forze dell’ordine per molteplici episodi analoghi nel corso degli ultimi 20 anni, non ha placato la sua ira, accanendosi contro ogni cosa che gli capitava a tiro e danneggiando una porta della struttura. Due dei militari hanno riportato lesioni lievi, curate nel corso della nottata all’ospedale.

L’arrestato, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno di Rovigo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Este, in attesa dell’udienza di convalida, che è stata celebrata martedì 3 settembre. L’arresto è stato convalidato e il giudice, in attesa del giudizio che verrà celebrato nelle prossime settimane, ha disposto l’obbligo di firma in caserma, 3 volte a settimana.