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Pagelle Vuelta a España 2024: Soler spettacolare, bene Zana. Roglic in controllo

PAGELLE SEDICESIMA TAPPA VUELTA A ESPAÑA 2024

Marc Soler, voto 10: inarrestabile. Ci aveva provato almeno altre tre volte e si era dovuto accontentare di tre podi, ma la forma si vedeva che fosse quella probabilmente dei giorni migliori. Lo spagnolo questa volta, nonostante il solito modo di correre scriteriato, non sbaglia: porta a casa una bellissima vittoria a Lagos de Covadonga distruggendo la resistenza degli avversari in salita.

Filippo Zana, voto 8: Vuelta in crescendo per il veneto che si dimostra brillante in salita. Va su del suo passo, non risponde agli scatti e alla fine porta a casa un piazzamento di lusso, solo alle spalle di un irraggiungibile Soler. Per lui si aprono ovviamente le porte del Mondiale in maglia azzurra.

Max Poole, voto 7: due terzi ed un secondo posto per il britannico che non riesce ancora a vincere, nonostante un’ottima condizione. Oggi anche Soler lo aveva indicato come maggiore favorito, era riuscito a prendere ad inizio salita un gap su tutti i rivali, poi non ne ha avute per conservarlo ed ha chiuso sull’ultimo gradino del podio.

Enric Mas, voto 7,5: ci prova in tutti i modi e dimostra ancor di più di essere probabilmente il più brillante in salita. Non riesce però nuovamente a staccare i rivali e deve limitarsi a stare con Roglic e Carapaz. In ogni caso resta il maggior indiziato, al momento, per la seconda piazza.

Primoz Roglic, voto 7: oggi ha corso in gestione, senza attaccare, senza esagerare, quasi senza voler portare a casa la Maglia Rossa. Appare superiore a tutti gli altri e nel weekend può veramente chiudere il discorso lo sloveno.

Ben O’Connor, voto 6,5: anche oggi è costretto a correre sulla difensiva e, nonostante perda contatto relativamente presto, riesce ancora a tenere, per un altro giorno (molto probabilmente anche domani), la Maglia Rossa sulle spalle. Quasi utopistico portarla a Madrid, il vero obiettivo può essere il podio ma non sarà facile.

Wout van Aert, senza voto: una Vuelta strepitosa, con tre successi di tappa e due maglie (quella della classifica a punti e quella dei GPM) che erano praticamente in cassaforte. Poi l’ennesima sfortuna di quest’anno e della carriera. Una caduta in discesa che costringe il belga al ritiro.

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