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Padova, via ai lavori per lo studentato Collegiate

È iniziata la demolizione della palazzina ex Telecom tra via Arimondi e via Martiri Giuliani e Dalmati alla Stanga.

Su quell’area sarà costruito uno studentato da 600 posti targato “Collegiate”, la principale compagnia nel Regno Unito e in Europa nella realizzazione di residenze universitarie.

Dal 30 agosto sono in corso i lavori di bonifica e demolizione, ma lunedì 2 settembre il cantiere ha dato particolarmente nell’occhio per via della chiusura della strada che collega via Colonnello Galliano a via Venezia.

Lo stop ha creato ingorghi e code sia sulle arterie principali che in quelle secondarie, coinvolte dalle modifiche alla viabilità, mentre era in corso l’abbattimento di uno degli edifici. Le ditte incaricate dalle società d’investimento a capitale fisso che si stanno occupando dell’operazione hanno iniziato a lavorare la scorsa settimana e dovrebbero concludere entro venerdì, ma i lavori saranno lunghi e obbligatoriamente sospesi a un certo punto.

Come sarà

Il piano di rigenerazione urbana rientra, infatti, in quello degli Interventi approvato dal consiglio comunale, ma manca ancora la convenzione e il permesso a costruire. La trattativa con l’amministrazione comunale, che prevederà probabilmente un accordo per la cessione di un’area verde di uso pubblico in via Arimondi e una percentuale di posti letto per gli studenti vincitori di borse di studio, deve ancora decollare.

Nel frattempo però ci sono tutti i permessi per bonifica e demolizione, l’antipasto di quello che sarà il nuovo studentato. Non essendoci un progetto definitivo, però, non ci si può sbilanciare sull’intervento.

Trattandosi di volumi molto grandi (oltre i 65 mila metri cubi), l’idea iniziale era quella di costruire in altezza e realizzare un grattacielo. I piani oggi sembrano cambiati, ma rispetteranno comunque la promessa dei 600 posti pattuita. Sarà una residenza universitaria diversa dalle altre.

Il marchio “Collegiate” infatti attua una politica internazionale che segue lo studente dalla domanda e per tutto il periodo di vita all’interno della struttura.

Organizza eventi per aiutarlo a socializzare con gli altri residenti, workshop multidisciplinari e gite. Realizza abitazioni eleganti e spazi comuni, garantendo un servizio di portineria 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e misure di sicurezza hi-tech.

In Italia esistono studentati targati Collegiate solo a Milano, ma la compagnia inglese ne ha costruiti molti tra la Gran Bretagna e la Spagna. Tutto però è ancora da definire, nonostante le ruspe siano sul posto, segnale della fretta degli investitori, anche considerando l’attuale mancanza di case per studenti in città e la fuga per i prezzi troppo alti.

Il 17 settembre è previsto un incontro con i privati a Palazzo Moroni per avviare la trattativa.

La crisi a Padova

In città mancano circa 5 mila posti letto per gli universitari fuori sede. Ci sono però progetti per una decina di nuovi studentati che potrebbero coprirne almeno 3.500.

Non abbastanza da garantire la continuità delle iscrizioni al Bo, ma solo per tamponarla. Oltre a quello alla Stanga, c’è quello in via Belzoni, che sorgerà al posto dell’ex convitto Sacro Cuore. Sono quasi 14 mila metri quadri per 474 posti letto, in stanze singole o doppie e dotate di servizi.

Il prossimo cantiere è invece quello dell’Ex Ifip, vicino alla Chiesa della Pace (452 posti letto). L’amministrazione ha poi diverse interlocuzioni in corso per la realizzazione di studentati in altre zone.

Di progetti ce ne sono 17 tra pubblici e privati. A quelli già citati vanno aggiunti i progetti da 350 posti in via del Pescarotto, fino ai più grandi previsti in via Trieste nell’area ex Pp1 (550) e quello di Agrifutura in via Sarpi (oltre 450 posti). Le grandi incognite però sono i tempi di realizzazione e come tamponare l’emergenza nell’immediato.

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