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Scuola carissima, trecento euro per ogni figlio solo per i libri

Si può passare dai 263 euro di una quarta ginnasio del liceo classico Canova ai quasi 390 di una prima del Riccati, indirizzo amministrazione-finanza-marketing. Per il terzo anno l’esborso maggiore è legato ai 382 euro del classico di via Mura San Teonisto, mentre la cifra più bassa coincide con i 153 euro richiesti per il secondo anno delle scienze umane del Duca.

Con i costi che lievitano un po’ per tutti con il passaggio in terza, quando aumentano le materie e, di conseguenza, i testi obbligatori. L’avvicinarsi alla riapertura della scuola – prima campanella mercoledì 11 settembre – si accompagna al solito caro libri, pesante fardello con cui le famiglie devono fare i conti ogni settembre. In media, si tratta di una spesa di trecento euro a figlio.

L’indagine di Adico

«Abbiamo registrato aumenti sui libri del 5-7% rispetto all’anno scorso. Ma un impatto forte ce l’ha pure il corredo: sommando testi e manuali, una famiglia può ritrovarsi a spendere, per un primo anno delle superiori, anche 600 e 800 euro per un figlio», sottolinea Carlo Garofolini, presidente Adico (Associazione difesa consumatori). Ma torniamo al “peso” dei libri: per le tasche dei genitori e non solo per gli zaini dei ragazzi. Abbiamo verificato le dotazioni di alcune classi dal sito web “libraccio”, fonte per le stesse librerie: al Canova il terzo anno più esoso fra le scuole prese in esame è quello del classico, toccando quota 382 euro, mentre si arriva attorno ai 360 euro per l’indirizzo linguistico del liceo di Città Giardino (sezione con inglese, spagnolo e tedesco). Al Riccati si raggiunge invece la cifra più alta in classe prima con 389 euro per l’ex ragioneria, molto vicina comunque ai 379 richiesti per acquistare i libri della 1ª A dello scientifico tradizionale del Da Vinci. Un’annotazione a margine: nei conteggi abbiamo tenuto conto solo dei testi obbligatori (per la quasi totalità cartacei), escludendo i libri consigliati (come quello di religione) e i vocabolari. Esclusi, dal secondo anno in poi, i libri già in uso, ossia acquistati l’anno precedente e validi per più anni.

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Come risparmiare

Come riuscire a risparmiare? Sta andando forte l’ipermercato. «Noi consigliamo ogni anno di muoversi per tempo e affidarsi ai mercatini dell’usato, dove puoi risparmiare anche il 50% sul prezzo di copertina per un libro dell’anno precedente», incalza Garofolini, «ma quest’anno abbiamo notato anche un ricorso maggiore ai supermercati, dove si propongono mediamente sconti del 15%».

A risultare determinante, nel bilancio delle spese familiari, è anche la scelta del corredo, fra astucci, zaini, diari: «A fare la differenza è l’acquisto o meno di materiale griffato», continua il referente di Adico, «per un diario puoi andare dai 18 ai 5 euro, per uno zaino si può oscillare fra i 70 e i 20 euro. Se si fanno gli acquisti con attenzione e senza badare alle griffe, si può risparmiare in totale fino a 150-180 euro per il solo acquisto del corredo. Al di là del caro libri, il corredo impatta molto sui costi per il ritorno a scuola. Quanto ai dizionari o ai manuali per i periti, pesano per il 20-25% sull’intera spesa per i testi scolastici: una percentuale rilevante».

Sempre sui libri, fanno un’osservazione Francesco Colabello e Maria Teresa Nardella, con figlia al quarto anno delle superiori: «Puoi arrivare a spendere 250 euro per i libri, arrivando a 400 con il corredo. Il problema è che spesso, da un anno all’altro, gli stessi libri adottati dalla scuola cambiano edizione. E prenderli usati può diventare complicato», sospirano i genitori dopo l’acquisto dei testi alla libreria Canova. —

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