Ronchi fra Legionari e Partigiani: è la vigilia delle contrapposizioni
RONCHI DEI LEGIONARI È arrivata la sempre “infuocata” vigilia di due date importanti a Ronchi dei Legionari. Due lati opposti di una stessa medaglia che rappresenta la storia della città.
Sabato è previsto il ricordo della Brigata Proletaria, la prima formazione partigiana sorta dopo l’8 settembre del 1943, mentre giovedì 12 settembre si celebreranno i 105 anni dalla “Marcia di Ronchi”.
Due date che hanno sempre diviso, nonostante il solco segnato ormai dalla storia rispetto alle due vicende.
Ma andiamo con ordine. Sabato, per gli 81 anni dalla nascita della “Proletaria”, il ritrovo è fissato alle 18 in via Monte Cosich e da qui, dalle 18.30, si snoderà il corteo che farà sosta alla lapide che, lungo la stessa via, ricorda i caduti nella Resistenza del rione di Selz. Fiaccole, bandiere delle associazioni e dei sindacati e gonfaloni dei comuni saranno accompagnati dalla banda della Società filarmonica Giuseppe Verdi, diretta dalla maestra Fulvia Antoniali, mentre eseguirà alcuni brani anche il coro giovanile Audite Juvenes di Staranzano, guidato dalla maestra Gianna Visintin.
Durante la cerimonia prenderanno la parola il sindaco di Ronchi Mauro Benvenuto e quello di Doberdò del Lago Peter Ferfoglia, mentre l’intervento ufficiale vedrà protagonista Patrik Zulian, componente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che promuove l’evento con il patrocinio della municipalità ronchese. Con un’ordinanza emessa dalla Polizia locale è stata disposta la chiusura al traffico di via Monte Cosich, dall’incrocio con via del Capitello a quello con via Metlika, dalle 17.30 e sino al termine della manifestazione.
Ben 105 anni ci separano invece dalla “Marcia di Ronchi”, l’impresa guidata da Gabriele D’Annunzio a capo dei suoi legionari. La cerimonia si svolgerà appunto giovedì 12, alle 18, dinnanzi al monumento sul piazzale del cimitero comunale di Ronchi. A organizzarla è la Lega Nazionale di Trieste, sezione di Fiume, con la collaborazione del Comitato per la valorizzazione storico-letteraria di Gabriele d’Annunzio.
Nell’occasione il suo presidente Adriano Ritossa consegnerà al presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini una copia della medaglia commemorativa che D’Annunzio fece coniare a un anno di distanza dall’impresa di Fiume.
In questo quadro si inserisce anche l’evento promosso da “Ronchi dei Partigiani”. Sono oramai 10 anni da quando è nato questo gruppo formato da storici, attivisti e cittadini e che, nel tempo, è riuscito a mettere in discussione, con diverse iniziative, quella che definisce la denominazione fascista “dei Legionari” di Ronchi.
Due le contromanifestazioni mese in cantiere, entrambe con inizio alle 18.30, a distanza di un mese, nella sala polifunzionale del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia. La prima proprio giovedì 12, in collaborazione con il Circolo libertario Caffè Esperanto di Monfalcone, che vedrà la presenza dello storico Marco Rossi.
«Si evidenzieranno – sottolinea il gruppo – le contraddizioni di quella esperienza e, in particolare, gli aspetti libertari di quell’evento politico, ciò anche per smentire chi, con pregiudizialità, sostiene che il comitato “Ronchi dei Partigiani” ricorderebbe solo una parte della storia con un netto livore antidannunziano».
Una seconda iniziativa si terrà il 25 ottobre con la storica croata Tea Perincic, curatrice della mostra “L’Olocausta” che si è tenuta a Fiume per il centenario della “Impresa di Fiume”. Perincic è anche autrice del libro ripubblicato nel giugno scorso “Rijeka ili srmti! / Rijeka or death” (“Fiume o morte”, in croato e inglese).—
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