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US Open, Muchova: “La fiducia cresce. Swiatek mi è stata molto vicina durante l’infortunio”

Karolina Muchova è di nuovo in semifinale a New York un anno dopo, quando uscì sconfitta dalla futura vincitrice Coco Gauff. Quest’anno supera in due set Beatriz Haddad Maia e centra il traguardo, un colpo dal sapore speciale dopo l’inattività forzata per il malanno al polso. “Un match strano” – inizia così in conferenza stampa – “duro, come tutti qua a New York. Sono stata brava nei momenti-chiave, nelle palle-game ho sempre giocato dei gran punti. Ottimo aver vinto ancora in due set”.

La prima domanda verte sul problema che l’ha angustiata nel cuore del secondo set, e lei riconosce di non avere lo stomaco a posto e di aver avuto bisogno del bagno: “Spero non abbia disturbato né la mia avversaria né il pubblico, ma non potevo fare diversamente, davvero”. Con Karolina il discorso prima o poi tocca il capitolo infortuni, una noiosa costante nella sua carriera. Lei confessa le difficoltà e le cadute di umore ma anche la forza con cui è tornata ad essere competitiva: “È stata dura. Ora mi rendo conto che il tempo è volato, ma a febbraio ero tutt’altro che positiva. Il lavoro dei medici e del mio staff mi ha permesso di essere di nuovo forte e competitiva”.

La ceca viene poi sollecitata a confrontare i due momenti precedenti le semifinali allo Us Open, ora e dodici mesi fa, e le osservazioni sono molto interessanti. “Non è semplice da dire ma possiamo osservare intanto che l’anno scorso durante il match dei quarti mi infortunai, mentre ora sto bene, a parte il problema di cui ho parlato prima. Forse parlando del gioco i due momenti sono simili ma la fiducia è in crescita partita dopo partita”.

Infine, le parole sulle possibili rivali in semifinale: “Swiatek mi ha molto supportato quando sono stata operata e questo è molto bello da parte sua, soprattutto perché è la numero uno del movimento. Abbiamo giocato insieme a Praga durante uno dei nostri primi tornei del circuito; poi durante il COVID sempre in Republica Ceca e poi sono stata a Varsavia l’anno scorso per un allenamento insieme. È bello e speciale giocare con lei, ha un grande team”.
Jessica Pegula” – conclude – “sta giocando in maniera incredibile. Si muove benissimo e trova profondità facilmente. Ha vinto a Toronto ed è arrivata in finale a Cincinnati. Abbiamo giocato contro lì: le condizioni erano leggermente diverse, ma lei comunque non ti regala mai nulla, è una grande combattente”.

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