Al Challenger di Genova Passaro e Travaglia approdano ai quarti di finale
Il calendario del circuito Challenger segue da sempre regole pressoché immutabili, per cui se nella settimana delle qualificazioni Slam ci sono pochissimi tornei, nel periodo immediatamente successivo si recupera alla grande. Così in questi giorni abbiamo in programma ben sei tornei, il più importante dei quali si svolge a Genova sui campi di Valletta Cambiaso. Il torneo, AON Open Challenger di categoria 125, è giunto alla sua XX edizione e, pur ostacolato dalla pioggia, si è quasi allineato ai quarti di finale, con un paio di protagonisti che saranno italiani: Francesco Passaro e Stefano Travaglia.
Il tennista umbro ha superato all’esordio Federico Arnaboldi al termine di un match molto contrastato col punteggio di 6-7(5) 7-6(10) 6-2, con Arnaboldi che ha avuto due match point nel tie-break del secondo set, uno dei quali clamoroso. Per Francesco più tranquillo il secondo turno in cui ha sconfitto con un comodo 6-3 6-2 il peruviano Gonzalo Bueno (n.288). Nei quarti troverà il brasiliano Thiago Monteiro (n.75 e seconda testa di serie) che scenderà in campo coi favori del pronostico, ma l’azzurro ha già dimostrato la propria capacità di alzare il livello quando la sfida si fa difficile. Travaglia da parte sua ha sconfitto 6-3 6-2 in un esordio sul velluto il bergamasco Samuel Vincent Ruggeri che sembra avere un po’ esaurito la spinta degli ultimi mesi. Poi nel secondo turno ha fatto suo con un doppio 6-4 un altro derby contro l’abruzzese Andrea Picchione, protagonista nel primo turno della sorprendente vittoria contro Thiago Seyboth Wild (n.68) a dimostrazione di come per lui ci siano ancora margini del tutto inesplorati. Nei quarti il tennista ascolano troverà il 20enne croato Mili Poljicak (n.409) e il pronostico lo favorisce. Una postilla poi per il nostro Giovanni Fonio, la cui partita di secondo turno contro il bulgaro Andreev è stata rimandata a venerdì a causa del maltempo che dal pomeriggio ha imperversato sulla Liguria. Dovesse vincere, l’aspetta il doppio turno contro il vincente tra Buse e Galan, anche loro posticipati.
Un capitolo a parte spetta, come sempre al giapponese Kei Nishikori, che a Como si era ritirato contro Gabriel Debru,quando non avevamo ancora finito di lodarlo anche per la suaresilienza fisica. Qui a Genova l’ex n.4 del mondo ha fattovalere all’esordio il maggior spessore tecnico su MatthewDallavedova, per poi dedicarsi a Juan Pablo Varillas (n.177),avversario spesso scomodo per chi tendesse anche solo unattimo a sottovalutarlo. Così non ha fatto il figlio del SolLevante che l’ha regolato con un netto 6-2 6-3. Venerdìaffronterà Jaume Munar (n.84 e terza testa di serie),formalmente favorito ma il samurai è pur sempre il samurai.Eliminati subito Jacopo Berrettini, Gianluca Cadenasso chepure giocava in casa, Federico Bondioli, Andrea Pellegrino,Stefano Napolitano e Gianluca Mager.
Alla LXI edizione della Copa Sevilla (Challenger 125, terrabattuta) erano in tabellone tre italiani, tutti promossi alsecondo turno che per tutti loro è stata anche la stazioned’arrivo. Un Franco Agamenone finalmente tonico ha primabattuto con un doppio tie-break lo spagnolo Daniel Merida(n.419) per poi arrendersi 7-6(2) 7-5 allo svizzero AlexanderRitschard (n.131). Il ravennate Enrico Dalla Valle ha superatoil padrone di casa (n.331) Nikolas Sanchez Izquierdo (n.331)che non sarà un fenomeno ma anni fa l’abbiamo visto fardisperare Salvo Caruso che non era certo la controfigura chesta giocando in quest’ultimo periodo. Poi Enrico ha perso 7-56-2 da un altro spagnolo, quella vecchia volpe di Albert RamosVinolas. Raul Brancaccio, uscito dalle qualificazioni, dopoun’incoraggiante vittoria contro Alejo Sanchez Quilez (n.446),ha subito un brusco stop (6-3 6-2) ad opera dell’argentinoSantiago Rodriguez Taverna (n.237).
Al Challenger 75 di Cassis (cemento) nessun italiano ai nastridi partenza, ma ovviamente tanti francesi (ben 18 su 32) e unavecchia gloria come il croato Marin Cilic che, entrato intabellone grazie ad una wild card, ha deciso di concedereun’altra chance al suo corpo martoriato. All’esordio ha battutoil padrone di casa Ugo Blanchet (n.148) col punteggio di 6-7(5)6-2 7-6(4), per poi affrontare il britannico Kyle Edmund, in unasfida che sei anni fa valeva la finale degli AO: sic transit gloriamundi. Comunque sia il 35enne nativo di Medjugorje ha vinto6-2 7-5, confermando quel lontano risultato australiano, evenerdì troverà nei quarti il colombiano Soriano Barrera(n.531): se a questo punto perdesse sarebbe una sorpresa.
Si giocava pure in Turchia (Categoria 75, cemento) dove non c’erano italiani ma diversi belgi e olandesi che evidentemente si stanno preparando all’appuntamento di Bologna per la Coppa Davis: Kim Coppejans, Michel Geerts, Jesper de Jong e Gijs Brouwer. Bene, il solo De Jong è approdato ai quarti di finale, pur senza fare sfracelli, visto che i due avversari incontrati (Gabi Adrian Boitan ed Egor Agafonov) non sono certo sembrati dei fulmini di guerra. Tra l’altro l’olandese è sempre stato costretto a ricorrere al terzo set, quasi a voler tranquillizzare ulteriormente coach Filippo Volandri, nel caso improbabile fosse preoccupato.
Lorenzo Giustino era il nostro unico rappresentante al Challenger 100 (terra battuta) di Tulln e ha perso subito, pur al termine di un match molto contrastato, dal britannico Oliver Crawford (n.225).