La sfida all’emergenza della Triestina calcio
TRIESTE «Il modulo non cambierà, sarà diversa la sua interpretazione. E comunque sì, vedrete tutti assieme Braima, Voca, Correia e D'Urso». In due frasi il tecnico alabardato Michele Santoni soddisfa parecchie delle curiosità sulla sfida odierna della Triestina contro il Caldiero Terme. Al Rocco (inizio ore 18.30, arbitra Cerbasi di Arezzo) arriva dunque un’altra neopromossa e l’Unione dovrà dimostrare di aver imparato la lezione della scorsa settimana con la Clodiense. Ma lo dovrà fare in piena emergenza: non ci saranno Attys, Vicario e Thordarson convocati con le rispettive nazionali, dall’affollata infermeria rientra certamente solamente Braima, mentre per quanto riguarda gli altri (Bijleveld, Struna, Frare e Tonetto), Santoni chiarisce: «Per alcuni è una valutazione da fare sui rischi da voler prendere nel breve termine, sapendo che potremmo compromettere qualcosa sul lungo periodo».
MODULO. Nonostante l’emergenza esterni (c’è il solo El Azrak), Santoni non intende modificare il sistema di gioco: «Il modulo non cambia, sarà diversa l'interpretazione perché avremo giocatori con caratteristiche diverse in determinati ruoli. Avevo detto che tutti assieme Voca, Braima, Correia e D’Urso sarà difficile vederli? Beh, stavolta li vedrete tutti assieme. E ne sono molto felice».
FORMAZIONE. Tirando le somme, davanti a Roos dovrebbe esserci la coppia Moretti-Rizzo con Germano a destra e Vallocchia a sinistra. In mezzo al campo Voca, Correia e Braima, e uno di questo svolgerà il ruolo di mezzala offensiva, di solito delegato a D’Urso. Quest’ultimo farà probabilmente l’esterno offensivo sinistro, con a destra El Azrak e in mezzo Krollis o Vertainen.
OLIVIERI. Anche se il mercato non ha portato altri esterni e ha lasciato in alabardato Vertainen oltre a Krollis, Santoni non cambia idea sul ruolo di Olivieri e ne spiega la condizione attuale: «Per me lui è la nostra punta ideale. La sua autonomia al momento? Sul piano della resistenza può reggere un tempo, qualche dubbio in più a livello muscolare considerando il suo background medico: è un ragazzo esplosivo, con tanta forza nelle gambe e viene da due mesi di allenamenti individuali, per cui devo valutare attentamente se vale già la pena correre il rischio».
ANALISI. Fondamentale sarà aver imparato la lezione della scorsa settimana, anche se Santoni puntualizza: «Quando metti in area 56 cross non è tutto così nero. Il problema è nato dall’aver preso gol dopo 4 minuti, lì dovevamo essere più attenti e la gara poi si è complicata. Mi sarei aspettato più personalità per provare a sbloccare la gara in un modo diverso e tentare altre strade per andare in gol. Certo, dobbiamo migliorare molto, ma non è da ricostruire tutto da zero».
TIFOSI. A Legnago, nella contestazione dei tifosi è stato proprio il tecnico a mettersi davanti alla squadra e parlare con i supporter: «Sono l’allenatore ed è giusto che sia stato io a metterci la faccia - spiega Santoni - l’importante è che i giocatori stiano lontani dalle discussioni e lavorino tranquillamente. Poi dico che il tifoso ha sempre ragione, tutti devono avere il proprio parere. Poi si può discutere qual è la definizione di tifoso vero, che di solito sta sempre vicino alla squadra, non la esalta dopo la prima vittoria e la contesta alla prima sconfitta. Ma non voglio generalizzare, a contestare erano tre o quattro, la maggior parte capisce il momento e ci darà una mano».
DONATI. Quanto alla vicenda di Morris Donati, Santoni afferma: «È una decisione strettamente societaria, non lo dovete chiedere a me. In ogni caso non ha turbato il gruppo: per scelta già da inizio stagione i direttori dell'area tecnica sono più distanziati dalla squadra rispetto all'anno scorso, staff e giocatori sono isolati per concentrarsi il più possibile sul lavoro di campo. Il riferimento principale sono io, anche lo stesso Alex Menta lo vediamo poco».
CALDIERO. Il Caldiero Terme, che è allenato da Soave e ha esordito vincendo in casa dell’Albinoleffe e poi perdendo in casa con il Padova, si schiererà con il 3-5-2: Giacomel fra i pali, Mazzolo, Molnar e Gobetti nel terzetto difensivo, poi Gattoni, Furini e Filiciotto in mezzo con Gecchele e Pelamatti esterni, quindi in attacco Zerbato e Cazzadori. —