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Il “miracolo” dell’81esima Mostra del Cinema di Venezia: mette d’accordo critica e pubblico. E fa il boom di biglietti

Bilancio più che positivo per la Mostra del Cinema di Venezia che si è appena conclusa: tra biglietti e abbonamenti ha registrato il 12% di vendite in più. Il dato è stato fornito nel discorso di chiusura dal presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, che ha parlato di “clamoroso successo”. Non si tratta solo di numeri, che sono semmai l’effetto del vero punto di forza di questa rassegna: la capacità di coniugare qualità e gradimento di pubblico, consenso della critica e degli spettatori. Si tratta di un aspetto sottolineato in tutte le analisi del day after, da quelle di chi nella mostra ha un ruolo a quelle di chi alla mostra guarda da addetto ai lavori.

Il giudizio della critica: “Un’edizione memorabile”

L’81esima edizione ha ricevuto critiche molto favorevoli tanto a livello internazionale quanto a livello nazionale, al punto che la pagina spettacoli di SkyNews l’ha definita “un’edizione memorabile”. “È stato un clamoroso successo con il 12% in più tra biglietti e abbonamenti venduti”, un successo “testimoniato dagli applausi tributati dal pubblico”, ha detto Buttafuoco, augurando “a tutti film visti in queste sale noi auguriamo lunga vita artistica”.

Buttafuoco: “Un clamoroso successo”. E un volano per l’industria culturale italiana

“La mostra non è mai stata separata dall’attualità: sullo schermo sono state rappresentate testimonianze del dolore e della vita che riguarda ognuno di noi. In queste giorni nelle sale c’è stato un viaggio di conoscenza del mondo”, ha proseguito il presidente della Biennale, ringraziando autori, artisti, stampe e il pubblico che “torna ad abitare la sala e ad impossessarsi del nostro presidio”. Ed è proprio al pubblico che Buttafuoco, apprezzatissimo padrone di casa, ha lanciato un appello: “Difendere con le mani e con i denti altri due presidi: i teatri e le librerie”. Dunque, la Mostra del Cinema di Venezia in questa edizione si afferma anche come moltiplicatore per l’intera industria culturale italiana, non solo cinematografica.

Il “miracolo” del Lido 2024: “Qualità e richiamo popolare” ora vanno d’accordo

Di bilancio “estremamente positivo” ha parlato anche il direttore artistico della rassegna, Alberto Barbera, si è soffermato su un ulteriore aspetto del successo incassato: “La presenza di star provenienti da tutto il mondo conferma che Venezia è tornata a essere un appuntamento imperdibile”, forse il primo per importanza a livello globale. Per il presidente della Regione Luca Zaia, che ha parlato di “edizione epocale”, ha sottolineato che “mai negli ultimi anni, si è vista una presenza così massiccia di pubblico, addetti ai lavori e di star hollywoodiane ad un evento che ha saputo affermare ancora una volta la sua centralità nel panorama cinematografico mondiale”. “Questa 81esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia è stata davvero strabiliante per essere riuscita a compiere un vero e proprio ‘miracolo’: un mix perfetto di cinema d’autore e d’essai con pellicole di grande richiamo popolare, pervase da glamour e divismo, che ha fatto emozionare, ispirare e far riflettere pubblico e critica”.

Un’indirizzo di “visione e solidità” a sostegno di un’eccellenza italiana

E di edizione “a dir poco spettacolare” ha parlato anche il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha la delega al cinema. “Da questa vetrina unica per opportunità di farsi conoscere al mondo – ha detto – prodotti e artisti italiani hanno ribadito il valore di un sistema che rappresenta un’eccellenza del nostro Paese e che è nostro compito continuare a sostenere affinché cresca sempre più e regali ancora nuove soddisfazioni”. “La direzione di Buttafuoco e Barbera dimostra la propria visione e solidità”, ha commentato il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, rivolgendo “un plauso” anche a Borgonzoni “per le riuscite iniziative del Mic”.

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