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Un intero paese in lutto per la morte di Lorenzo: aveva 11 anni, la famiglia ha scelto di donare gli organi

PRATA. I sogni di un ragazzo di 11 anni si sono interrotti all’improvviso, quando la sua vita sta per sbocciare, in una sera di fine estate.

Il sorriso di Lorenzo Surian, che mercoledì 11 avrebbe iniziato la seconda media, si è spento.

Una emorragia cerebrale (all’origine un’infezione rara dovuta al virus dell’herpes) si è portata via un ragazzino che a Prata nessuno dimenticherà.

Lorenzo era stato ricoverato prima a Trieste e poi a Udine e operato d’urgenza.

La comunità di Santa Lucia ha pregato fino all’ultimo per lui e la sua famiglia, riunendosi in chiesa per più sere, tra speranza e paura, unendosi ogni giorno di più.

Sono stati per tutti undici giorni di angoscia, terminati con l’epilogo più doloroso.

Rudy Surian e di Enza Piccinin, i genitori di Lorenzo, sono due persone conosciutissime e molto benvolute in paese.

Mamma Enza e papà Rudy, originario della vicina Visinale di Pasiano, gestiscono un negozio di arredo in centro e hanno un altro figlio, diciottenne, Filippo.

Sia lui che Lorenzo sono stati cresciuti con i valori dell’impegno e dell’amore per la famiglia e per la comunità.

Filippo gioca a volley nella Fox di Azzano Decimo, Lorenzo a calcio nelle giovanili del Tamai. Lorenzo seguiva i genitori anche nel volontariato: all’ultima sagra, quest’estate, era uno dei ragazzini che hanno servito ai tavoli.

Mamma Enza, già consigliere comunale nella precedente tornata elettorale, è infatti una volontaria della Pro loco.

Rudy è presidente dell’associazione Zeroquattordici, che si occupa dei servizi scolastici e guida il consiglio dell’Istituto comprensivo di Prata.

Una famiglia generosa per scelta e vocazione. Al punto da riuscire a esserlo anche nel giorno più duro: i genitori hanno infatti deciso di donare gli organi di Lorenzo.

Lo avrebbe voluto anche lui, hanno fatto sapere. Il cuore del ragazzino, che avrebbe compiuto 12 anni a ottobre, vivrà in un altro bambino, che sta aspettando un cuore nuovo così come i suoi genitori. La vita toglie, la vita dà.

Già mercoledì 11 sera alle 19, nella parrocchiale di Santa Lucia dove in questi ultimi giorni si è pregato per Lorenzo, sarà recitato il rosario.

I funerali sono fissati giovedì 12 alle 15.30 nella stessa chiesa. A officiare la celebrazione funebre sarà don Pasquale Rea, parroco di Prata, che in questi giorni difficili è stato vicino alla famiglia e ha tenuto unita la comunità.

Alle 23 di lunedì 9 settembre, in una serata che Prata farà molta fatica a dimenticare, è arrivata la comunicazione ufficiale della sindaca Katia Cescon, via social.

Un messaggio inequivocabile, che al dolore ha subito visto seguire una reazione di grande solidarietà.

Don Pasquale Rea ha trovato le parole giuste per raccontare lo smarrimento di una cittadina in cui tutti si conoscono e collaborano tra loro: «Lorenzo ha già compiuto il primo miracolo – ha evidenziato don Rea – è diventato il figlio di tutti. Proprio tutti. Mi hanno colpito molto, ma conoscendoli mi ero immaginato che sarebbe stato così, la serenità e la fede dei genitori. Umanamente sono distrutti dal dolore, ma non sono arrabbiati con il Signore».

Rudy ed Enza, che hanno fatto della loro vita un esempio autentico di generosità e amore sono ora chiamati alla prova più faticosa. Ed è in questo cammino irto che la comunità è chiamata a essere loro ancor più vicina.

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