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Due anziani salvati in gommone, infermiera bloccata nell’auto: la lunga notte di paura di Nervesa

«Mai visto nulla di simile». La notte tra martedì e mercoledì è stata un incubo per gli abitanti di Nervesa, colpiti da un violento nubifragio che ha messo in ginocchio il territorio. Le forti piogge, accompagnate da raffiche di grandine e vento, hanno causato ingenti danni alle abitazioni, alle strade e alle attività commerciali.

La Bomba d'Acqua su strade e case

La bomba d’acqua è caduta su Nervesa dalle 20:30 di martedì. Un forte temporale ha preso il sopravvento in pochi secondi, senza alcun preavviso. Tetti scoperchiati, alberi caduti che hanno bloccato la viabilità, acqua che usciva dagli scarichi della doccia, e una decina di scantinati allagati: gli abitanti di Nervesa sono sconvolti. Molti hanno visto le loro case invase dall'acqua, perdendo mobili, elettrodomestici e ricordi di una vita.

«Non ho mai visto nulla di simile. È stato come un film del disastro», racconta un residente. In poco tempo, le strade della zona pianeggiante del Comune di Nervesa si sono trasformate in fiumi.

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Strade allagate e danni diffusi

Le acque delle centralissime via Battistella e via Roma hanno confluivano con quelle della Schiavonesca, creando una situazione disastrosa. «Impossibile attraversare la strada a piedi, l’acqua arriva fino al ginocchio», racconta una donna del posto. In auto, viaggiare era altrettanto impossibile. Particolarmente colpita è stata la zona di Sant’Andrea con via Brigata Aosta, dove persino l’asfalto è stato divelto. I tombini non hanno retto all’acqua che fuoriusciva con violenza.

Interventi di soccorso

Nemmeno le frazioni di Bavaria e Sovilla sono state risparmiate. Una coppia di anziani ha dovuto abbandonare la propria abitazione in Bavaria Bassa, completamente inagibile. Sono stati soccorsi con un gommone e portati in salvo. Nella notte, la Croce Rossa ha fornito viveri e vestiti asciutti alle persone colpite. Le operazioni di soccorso sono proseguite fino a tarda notte, con i Vigili del Fuoco che hanno ricevuto una sessantina di chiamate di emergenza.

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Il giorno dopo: la solidarietà della comunità

Il giorno successivo, la comunità si è messa all'opera per pulire le strade, svuotare scantinati e cercare di salvare il salvabile. Chi non ha subito danni, ha aiutato i vicini in difficoltà. Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha offerto l’aiuto della Protezione civile del capoluogo per gestire l’emergenza.

«Era almeno dai primi anni ‘80 che non succedeva una cosa del genere», ricordano i nervesani, attingendo alla memoria storica per confrontare l’attuale disastro con eventi passati.

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