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Musk in orbita: dopo lo scivolone felino, biglietti scontati per Marte e Maserati per tutti (quasi)

Ultime notizie. Dopo l’infausta uscita della “gattara senza figli”, che parrebbe esserglisi ritorta contro per via della popolarità siderale dell’oggetto dei suoi strali, Taylor Swift, Elon Musk ha spostato decisamente il tiro, probabilmente su suggerimento della squadra di specialisti che si prende cura della sua immagine pubblica. E lo ha fatto alla sua maniera.

Per Natale, verrà indetta una riffa tra gli operai americani di Tesla che metterà in palio due biglietti con sconto del 90% (NOVANTA) sul volo Terra-Marte, che è sua intenzione rendere di linea entro un paio d’anni. I due fortunati operai, dunque, potranno condividere l’emozione con qualche plurimiliardario per la modica cifra di 50.000 dollari sui 500.000 del prezzo intero. E, per chi non potesse permettersi nemmeno quella bazzecola, è pure previsto un prestito a tasso agevolato da parte di una banca vicina al magnate californiano. A rendere più appetibile questa offerta irrinunciabile è una chicca supplementare: la possibilità di pilotare una vera e propria vettura marziana sul terreno accidentato del pianeta rosso. Un’abile mossa strategica di quelle che, di quando in quando, Elon Musk escogita, dimostrandosi geniale e al tempo stesso lungimirante?

Forse. Fatto sta che, per una volta, l’uomo più ricco del mondo ha scelto di operare tale scelta in joint venture con un’altra società, per giunta una società straniera, per di più diretta concorrente i Tesla. E quale grande gruppo industriale se non Stellantis, per via del nome e, soprattutto, per la straordinaria creatività delle sue ultime trovate? Si sa, Musk ha un debole per le genialate.

Pare, infatti, che il motore del veicolo che ai due fortunati estratti sarà consentito di pilotare nell’isolato circuito marziano sia destinato a portare la firma Maserati, la giusta anima per una scocca made in California su progetto Tesla. Le notizie, si sa, oggi circolano più velocemente che mai e fonti autorevoli, vicinissime all’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense, riportano che nessuno avesse mai visto l’eccentrico industriale ridere così di gusto dopo aver saputo del regalo che Stellantis aveva dichiarato che avrebbe fatto ai dipendenti del marchio Maserati, uno sconto sull’acquisto di alcuni modelli da esso prodotti. “Modellini?” pare abbia chiesto Musk a un consigliere. La risata a crepapelle sarebbe scattata dopo una mesta scrollata di spalle del consigliere stesso.

Un vero peccato, dunque, che, all’indomani della lauta offerta fatta da Stellantis ai dipendenti di Maserati e della conseguente impressionante impennata delle richieste di “utilitarie” improprie, l’azienda sia impossibilitata a soddisfare la domanda a causa di un… temporaneo stop nella produzione presso i suoi stabilimenti italiani.

Non un problema per Elon Musk, ora determinato più che mai a riprendere quota nei sondaggi di popolarità in USA, dopo lo scivolone “felino”. Il veicolo per il terreno marziano avrà motore Maserati. “Quegli sfaccendati di Stellantis li metto in riga io” parrebbe aver detto. O forse no.

Gira voce che, sui siti di IA di proprietà di Musk, la storia della rivoluzione sia stata “rivoluzionata”. Maria Antonietta, a bordo di una 500, ha la medicina giusta. A chi le dice, “Maestà, il popolo ha fame”, ribatte serafica, “E dategli delle Maserati!”.

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