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Virus respiratori in arrivo, a Treviso l’Ulss 2 offre 5.250 test diagnostici

Le pediatrie e i pronto soccorso pediatrici della Marca si preparano ad affrontare l’inverno. Inverno che per i virus influenzali sarà pesante: previsti più contagi, esito dell’intreccio di tre virus, come testimonia la stagione australiana che precede quella europea.

All’Ulss 2 sono in arrivo 5.250 test rapidi per diagnosticare le infezioni respiratorie, dall’influenza al Covid, nonché il virus respiratorio sinciziale (Vrs) che l’anno scorso ha provocato una raffica di ricoveri tra i più piccoli.

«Abbiamo bisogno di monitorare la situazione e farci trovare pronti in vista dei mesi in cui avremo il picco di sindromi influenzali e parainfluenzali» afferma il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi.

L’investimento per l’acquisto dei test, capaci di rilevare più virus contemporaneamente, ammonta a 70 mila euro. Il materiale verrà poi fornito ai Pronto soccorso della provincia di Treviso e la lettura dei campioni raccolti verrà fatta dal laboratorio di biologia molecolare.

Nel giro di pochi minuti verrà fornito l’esito della positività alle virosi ricercate.

«Ci concentreremo soprattutto sul rilevamento dei virus respiratori sinciziali perché abbiamo avuto molti casi tra i bambini, sia nei mesi più freddi ma anche durante la primavera e l’estate» aggiunge il dg.

A caratterizzare la scorsa stagione invernale un exploit di ricoveri di bambini tra i tre e i sei mesi che hanno sviluppato bronchioliti da virus sinciziale con dodici piccoli finiti in terapia intensiva neonatale all’ospedale Ca’ Foncello per le complicanze dell’infezione.

Oltre al rifornimento dei 5.250 kit per le diagnosi rapide, dal mese prossimo partirà in tutta l’Ulss 2 una campagna straordinaria di prevenzione.

«Un’opportunità da cogliere» ha ribadito nelle scorse settimane il dottor Stefano Martelossi, primario della pediatria del capoluogo.

Per la prima volta a livello nazionale, nel Trevigiano, così come nel resto del Veneto, si darà avvio alla campagna preventiva di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale grazie ad un investimento complessivo di otto milioni di euro.

Verranno coinvolte, a livello locale, le pediatrie ospedaliere dell’Ulss e i cento pediatri di libera scelta presenti sul nostro territorio. L’obiettivo è di proporre il farmaco, su base volontaria e gratuita, a 4.750 bambini.

Ai pediatri verranno forniti gli elenchi dei pazienti da contattare nati da ottobre 2024 a marzo 2025: oltre 2.000 piccoli tra il capoluogo e l’hinterland, 950 bambini nel Coneglianese, Pieve di Soligo e Vittoriese, 500 nell’Opitergino-mottense, 1.300 tra Castelfranco e Montebelluna.

L’offerta di immunizzazione avverrà direttamente in ospedale dopo il parto per i nuovi nati, mentre per i bambini più grandi (nati da gennaio a settembre 2024) arriverà una lettera informativa a casa e saranno i pediatri del territorio a effettuare la somministrazione, informando e incentivando le famiglie ad aderire a questa campagna di prevenzione.

L’anticorpo monoclonale proposto fornisce la protezione contro il virus sinciziale, con lo scopo di proteggere dall’infezione e prevenire il 90% dei ricoveri.

Questo virus provoca infezioni respiratorie, particolarmente gravi nei bambini molto piccoli, quali ad esempio la polmonite e soprattutto la bronchiolite che coinvolge i bronchioli, cioè i rami più piccoli dei polmoni.

Fino al 70% di tutte le bronchioliti dei bambini in tenera età è causata da Vrs, soprattutto i lattanti e i piccoli sotto l’anno e mezzo.

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