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Negozi ancora allagati e coltivazioni rovinate: Muggia conta i danni dopo il maltempo

Negozi ancora preda dell’acqua limacciosa, capi d’abbigliamento inzuppati, merce d’ogni genere andata distrutta. E poi i giardini e la vegetazione rovinata, perfino una colonia di gatti la cui casetta – grande come un frigorifero – è stata divelta e trascinata per una decina di metri dalla corrente. La violenta bomba d’acqua abbattutasi giovedì mattina sulla zona industriale di Muggia (da Aquilinia alle Noghere) ha lasciato dietro di sé una scia di danni, concentrati soprattutto fra località Vignano e il parco commerciale Arcobaleno di Rabuiese.

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Venerdì il tempo è stato più clemente con la cittadina rivierasca: la pioggia è caduta in quantità incomparabilmente minore rispetto al giorno prima e non si sono registrati allagamenti o disagi di sorta. Ma intanto si è iniziato a fare i conti con le conseguenze dell’acquazzone, acquisendo così consapevolezza dei danni alle abitazioni, alle fabbriche e agli esercizi commerciali.

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I risvolti più pesanti sono legati alle esondazioni dei tre torrenti che sfociano in prossimità di Muggia, a partire da Rio Menariolo (il primo a tracimare in ordine temporale) e dai torrenti Rabuiese e Rosandra, quest’ultimo infausto protagonista anche a Dolina. I residenti evacuati in via precauzionale erano già rientrati nelle loro abitazioni mercoledì pomeriggio (nessuna persona è rimasta ferita), così come le strade sono state riaperte nelle ore seguenti. Anche i corsi d’acqua sono stati messi in sicurezza.

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A Vignano – il piccolo paese nei pressi del quale è esondato Rio Menariolo – il fiume d’acqua giovedì si era espanso fino a raggiungere le aree verdi lungo via dei Laghetti. «Che disastro», afferma il giorno dopo Laura Serra, proprietaria di un deposito di attrezzi e di un orto nella zona. Un giardino posto a pochi metri dal punto in cui è tracimato il Menariolo risulta visibilmente danneggiato. E una colonia di gatti, sempre in via dei Laghetti, è stata sconquassata dalla corrente: la casetta in cui dormivano gli animali ieri mattina giaceva rovesciata a lato della strada.

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La situazione peggiore, però, è nel parco commerciale di Rabuiese, compromesso dalla fuoriuscita dell’omonimo torrente. L’area è stata riaperta al pubblico ma, ad eccezione del supermercato Famila, gli altri esercizi del complesso sono ancora alle prese con il drenaggio dell’acqua. Lily Wu, contitolare del negozio “Home Store Mr Chen”, indica la fanghiglia accumulatasi nel suo magazzino e commenta: «La merce è stata completamente inondata, abbiamo avuto grosse perdite».

Vasi di terracotta, sedie a sdraio e altri prodotti sono stati distrutti dal nubifragio. Wu – per dare un’idea dell’accaduto – mostra un video, risalente a mezzogiorno di giovedì, in cui si vedono i suoi vasi trascinati dalla corrente in una grande distesa di melma.

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Non va meglio nei negozi d’abbigliamento di fronte. Tutte e tre le grandi catene sono state costrette a chiudere per consentire le operazioni di pulizia che proseguiranno anche oggi. Molti vestiti si sono rovinati, in un caso è stato raggiunto anche il magazzino in fondo al negozio. Problemi pure agli ascensori, dove l’acqua è penetrata bloccando l’impianto. In questo quadro fosco, sembra salvarsi soltanto via Flavia, dove il torrente Rosandra non ha provocato danni evidenti.

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Il sindaco di Muggia, Paolo Polidori, ha compiuto un ulteriore sopralluogo nella tarda mattinata, incontrando alcuni dei negozianti. Troppo presto (e troppi gli accertamenti necessari) per dare una stima economica anche parziale. Polidori ha comunque garantito il sostegno delle istituzioni, dicendo di voler consultare l’assessore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, onde sapere se si possa usufruire di fondi regionali già utilizzati in passato in circostanze analoghe. Per quanto riguarda la sicurezza dei torrenti – già oggetto di un intervento di pulizia nel 2023 – Polidori ha accennato alla possibilità di allargare in futuro i tubi di scorrimento sotto ai ponti.

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