F1, Max Verstappen spara a zero contro la FIA e minaccia il ritiro
Max Verstappen non ci sta. Dopo aver fatto il “gioco del silenzio” ieri in conferenza stampa per protestare contro il provvedimento preso nei suoi confronti dalla FIA per l’uso di un linguaggio poco appropriato davanti ai microfoni, l’olandese è passato al contrattacco. Il riferimento è alla “condanna” a lavori socialmente utili inflitta al tre-volte iridato, proprio in conseguenza di quanto detto nel corso dell’appuntamento con la stampa giovedì 19 settembre, alla vigilia del week end di Singapore.
Quando gli era stato chiesto perché il compagno di squadra Sergio Perez fosse stato più veloce di lui in Azerbaijian lo scorso fine-settimana, ha risposto: “Non lo so, amico. Assetto diverso. Quindi non appena sono entrato in qualifica, sapevo che la macchina era fottuta“. L’uso di questo aggettivo è costato caro a Verstappen.
Tornato sulla questione, a gara terminata, il pilota della Red Bull ha espresso tutta la sua contrarietà: “Se non è più possibile essere se stessi, è meglio non dire nulla. Nessuno lo vuole, giusto? Si diventa un robot, non è così che dovrebbe essere in questo sport. Non so quanto la FIA prenda sul serio la mia opinione, ma per me quando è troppo è troppo. Le corse continueranno e la F1 continuerà anche senza di me“, l’affondo dell’olandese.
“Questo discorso d’altra parte vale anche per me: smettere non è un problema. Io rimarrò sempre me stesso e non cambierò. Queste cose decidono sicuramente anche il mio futuro. Non puoi essere te stesso, altrimenti devi affrontare questo tipo di sciocchezze. Penso che ora, nella fase della mia carriera, non si voglia avere a che fare sempre con queste cose, è davvero stancante: certo, è bello avere successo e vincere le gare, ma una volta che hai ottenuto tutto questo, vincendo campionati e gare, vuoi anche divertirti“, ha concluso Verstappen.