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Alessio ed Elisa, i due ventenni friulani partiti come volontari nella Romagna alluvionata

«Anch’io sono la Romagna alluvionata». Alessio Sonego a 20 anni ci crede e non ci ha pensato due volte a riempire lo zaino e partire con la squadra di protezione civile: da Caneva a Cotignola a 30 chilometri da Ravenna. È il più giovane nella squadra coordinata da Francesco Serratore. «Una scelta di cuore e di ragione – ha detto Alessio dal quartiere generale dei soccorsi –. La situazione a Cotignola è grave: acqua e fango hanno invaso strade, garage, pianoterra di case e aziende. La mia prima esperienza di aiuto nazionale è straordinaria».

Sveglia alle 7 di mattina, nella grande palestra di una scuola dove hanno sistemato le brande dei soccorritori. Alessio con la ventenne Elisa Sonera di Erto dà forza alla pattuglia degli angeli del fango che soccorrono le comunità che hanno la casa allagata e il lavoro bloccato dall’alluvione

. «Il primo impegno è stato spalare il fango e l’acqua da una grande fabbrica di detersivi – ha raccontato al telefono –. Dieci ore al giorno per liberare dall’acqua e dai detriti un’area devastata dall’alluvione. La gente è disperata, perché tanti hanno la casa allagata, ma ci accolgono tutti con il sorriso e ci ringraziano».

Un’esperienza toccante. «Siamo in 38 dai gruppi di protezione friulani e l’entusiasmo nasce nel dare una mano a chi è in forte difficoltà – va avanti il volontario di Caneva –. Sono in permesso dal lavoro e domani tornerò a Caneva e riprenderò i turni nell’azienda di Sacile. Ma la Romagna mi resterà nel cuore». Si è associato ai volontari di valore a Caneva cinque mesi fa. «Per imparare le tecniche utili nelle emergenze – ha spiegato Alessio – e perché la protezione civile è una scuola di vita. Ho aderito all’associazione con l’intenzione di rendermi utile, nel mio tempo libero dal lavoro».

Bravi e basta, i ventenni armati di secchi, spazzole e aspiratori dell’acqua. «Vengo da Erto e siamo cinque ragazze nel gruppo friulano della protezione civile – ha spiegato Elisa Sonera –. Mi sono iscritta a 16 anni nel gruppo di Erto e voglio essere utile al mio territorio: questi quattro anni di esperienza sono stati pieni di momenti positivi».

I comfort possono attendere. «Dormo nel sacco a pelo sulla branda – Elisa si adatta –. Qui i campi hanno le viti sott’acqua, le scuole chiuse e la gente in lacrime ci ringrazia». —

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