Ivrea parcheggi, futuro da Agenzia di mobilità
IVREA
Ivrea parcheggi, la società che gestisce parcheggi e servizi legati alla mobilità a Ivrea, potrebbe presto assumere un nuovo ruolo. È quanto emerso dal convegno sulla mobilità sostenibile, organizzato in Santa Marta a Ivrea in occasione della Mobility week, e che ha visto la partecipazione tra gli altri di Paola Gianotti, ciclista eporediese dei record, e Ruxandra Aelenei, docente di Mobilità all'Università di Amsterdam, oltre a rappresentanti della Regione e della zona ovest di Torino. Esposti durante il convegno i dati raccolti dal mobility manager Paolo Ruffino, che ha evidenziato come su circa 112mila spostamenti quotidiani all’interno della città, circa il 70% avvenga con l’auto. Di questi ultimi, poi, vi è un 70% che, se percorso in bici, rappresenterebbe un tragitto di meno di 15 minuti, con circa 10mila spostamenti sotto il chilometro e 20mila sotto i 3. Anche a fronte di questi dati, per il futuro di Ivrea parcheggi si è iniziato a immaginare una necessaria transizione: «Da qualche tempo abbiamo avviato dei ragionamenti per rivedere il ruolo di questa partecipata, che se limitata a gestire i parcheggi a pagamento non sfrutta appieno le potenzialità avrebbe in tema di mobilità – ha spiegato l'assessore all'urbanistica Francesco Comotto –. Per questo stiamo ragionando su un percorso di trasformazione verso un'Agenzia per la mobilità, ampliandone i confini anche al territorio circostante. È ormai chiaro che il tema mobilità vada affrontato in modo sistemico: non si tratta di una questione che ogni comune può risolvere in autonomia. La Settimana europea della mobilità ci ha permesso di conoscere importanti dati aggiuntivi, e sono stati presentati alcuni esempi virtuosi sia italiani che esteri. Nelle prossime settimane pubblicheremo un questionario per integrare i dati raccolti e nei mesi a venire elaboreremo con il nostro mobility manager una prima bozza di proposta da ri-sottoporre ai cittadini, così da arrivare per la fine dell'anno a quella definitiva». Diverse le idee in fase di definizione, come l’introduzione in via sperimentale di servizi di bike sharing e car sharing (peraltro già testato anni fa), con relativa campagna di sensibilizzazione. Meno probabile l’introduzione di monopattini elettrici, giudicati inadatti per la conformazione della città e del suo manto stradale, oltre che in una certa misura disincentivanti l'attività fisica. Si valuta anche l’introduzione di hub per la mobilità, dove sarà possibile passare da un mezzo all’altro. Poi un miglioramento dei sistemi di pagamento della sosta, l’ampliamento dei punti di ricarica per i veicoli elettrici e infine un aggiornamento dell’immagine societaria, che ne comunichi il nuovo ruolo, comprendente comunicazione di progetti e novità agli utenti. «La nostra volontà – spiega Raffaella Cegna, vicepresidente di Ivrea parcheggi –, è di traslare, rispetto al ruolo di gestione e controllo delle aree di sosta, verso una società che si occupi dei temi della sostenibilità e della mobilità urbana nel suo complesso».