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I 70 anni del teatro Rossetti e del ritorno di Trieste all’Italia

Pareti blu e stucco bianco, un’infilata di vetrate che s’affaccia sugli alberi del Viale, e cinquantaquattro posti a sedere: il teatro Rossetti di Trieste ha una nuova augusta sala dedicata e intitolata al 1954, anno in cui le truppe italiane entrarono a Trieste e il teatro cittadino divenne lo Stabile del Friuli Venezia Giulia.

La “sala 1954”, restaurata e allestita grazie a un contributo regionale, è stata inaugurata martedì mattina e subito usata per annunciare le iniziative che accompagneranno il duplice settantennale.

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In occasione dell’anniversario, infatti, lo Stabile ha attivato una serie di sinergie con la Fondazione del Verdi, il quotidiano Il Piccolo, la sede Rai regionale, la Lega nazionale, il Circolo della cultura e delle arti e altre realtà. Tra le iniziative che si svolgeranno da qui all’inizio del 2025 rientrano anche due nuovi spettacoli: “Trieste 1954” di e con Simone Cristicchi, che torna a occuparsi di questioni del confine orientale, e “26 ottobre: un mare di ombrelli” di Gianni Gori, uno spettacolo che avrà una doppia anima radiofonica e teatrale.

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È così che il Rossetti ha ottenuto la sua terza sala, ha spiegato il presidente dello Stabile Francesco Granbassi subito prima di scoprire la targa:

«È intitolata a un anno significativo per Trieste e il Teatro Stabile. Già negli anni precedenti al ’54 era nato un movimento per un teatro che valorizzasse la lingua italiana in un contesto molto difficile, dopo i Quaranta giorni e il Gma, questo si concretizzò quell’anno: il 26 ottobre per Trieste, il 22 dicembre per il Rossetti, che diventò Teatro Stabile regionale».

A tagliare il nastro sono due testimoni di quei giorni di settant’anni fa, lo stesso maestro Gori e il presidente della Lega nazionale Paolo Sardos Albertini.

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Inizia subito dopo la conferenza stampa, in cui il direttore Paolo Valerio rivendica la scelta di restaurare la sala, che nel tempo ha ospitato uffici, una sala prove e perfino un magazzino: «Il nostro politeama ha così tante anime che avere la possibilità di aprire una terza prestigiosa sala è un momento importante». Dotata di un palco piccolo ma spazioso, a partire dall’inizio del prossimo anno la sala ospiterà un intenso programma:

«Sarà dedicata agli artisti, ai monologhi, alla poesia, nonché ai nostri Piccoli di Podrecca».

Oltre ai citati, partecipano alla conferenza il vicedirettore Nem con delega al Piccolo Fabrizio Brancoli, Caterina Pizzuto e Mario Mirasola della Rai Fvg, Pier Paolo Battaglini del Circolo della cultura e delle arti.

Il nuovo spettacolo di Cristicchi sarà un evento unico e gratuito, che si terrà alle 19.30 del 26 ottobre alla Sala Generali del Politeama, e racconterà i nove anni di Trieste sotto l’occupazione angloamericana, così poco conosciuti nel resto della Penisola (i biglietti saranno distribuiti dall’11 ottobre in prelazione agli abbonati, e dal 12 a tutti i cittadini).

Alla sala Bartoli andrà invece in scena dal primo al 10 di novembre il “mare di ombrelli” di Gori, uno spettacolo in collaborazione con Rai Fvg: scritto in forma di radiodramma, andrà in onda sulla Rai per la regia di Mirasola, mentre la versione teatrale sarà a cura di Valerio.

Gori spiega così il suo spettacolo, che racconterà la giornata di una tipica famiglia borghese triestina in quel 26 ottobre di settant’anni fa:

«Non volevo fosse un discorso sulla questione di Trieste, né una celebrazione nazionalistica, insomma volevo fosse un ricordo come quello che tenevo dentro fin da ragazzo. Avevo 17 anni quand’ero quel giorno in piazza, non avevo l’ombrello e soltanto un leggero impermeabile, con un freddo cane e la bora sferzante: pur essendo già allora freddoloso, non ho un ricordo sgradevole di quella giornata, tanto fu emozionante».

Il Piccolo parteciperà a questi eventi andando alla ricerca dei testimoni di quel 26 ottobre, dando spazio ai loro ricordi e coinvolgendoli nel calendario di iniziative. La Lega Nazionale allestirà nel foyer Gassman del Rossetti la mostra fotografica “1954”, dal 21 al 27 di ottobre. Il 21 di ottobre alle 18, invece, si terrà una conversazione con Karoline Steckley (associazione italo americana del Fvg) e verrà proiettato il documentario “Le ragazze di Trieste”. —

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