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Nella Belloni travolta e uccisa in via Tasso a Pavia: nessun colpevole per l’incidente

PAVIA. Nessun colpevole per la morte della 88enne pavese Nella Belloni travolta sulle strisce pedonali di via Tasso mentre attraversava la strada nella mattina del 18 ottobre 2022 e poi morta dopo venti giorni d’agonia al San Matteo di Pavia. Lunedì pomeriggio la giudice monocratica Giulia Eleonora Aresini ha assolto «perché il fatto non costituisce reato», l’unica imputata Lina Venco 79enne di Pavia che era alla guida della Volkswagen Passat che dopo essere stata tamponata travolse la pensionata “caricandola” sul parabrezza per una ventina di metri finendo la corsa contro un’auto parcheggiata in maniera irregolare sul lato opposto di via Tasso.

Ancora prima del processo erano state archiviate, in fase preliminare, le posizioni di due altri due indagati. Ovvero il guidatore della Cadillac che aveva tamponato la Passat guidata dalla Venco e anche il proprietario di una Dacia Sandero parcheggiata fuori dagli spazi e contro la quale aveva terminato la corsa la Passat. Il processo è terminato ieri pomeriggio, la procura aveva chiesto una condanna di 1 e 4 mesi per Lina Venco. Ma la giudice dopo la camera di consiglio ha pronunciato la sentenza d’assoluzione.

«Era apparso chiaro fin dall’inizio che la signora Venco aveva schiacciato sull’acceleratore, mentre era ferma al passaggio pedonale, perché era stata tamponata: era stata una reazione istintiva e la sua auto aveva un cambio automatico - spiega l’avvocato dell’imputata, Fabrizio Busignano di Varese -. Senza quel tamponamento, come emerso nel dibattimento e nelle perizie, l’auto di Lina Venco sarebbe rimasta ferma». Le motivazioni della giudice saranno depositate nelle prossime settimane, evidentemente però la magistrata Aresini ha accolto la tesi della difesa, assolvendo la 79enne. «Tra l’altro la Cadillac che aveva tamponato era stata multata dalla polizia locale di Pavia, mentre la sanzione a Lina Venco era stata sospesa dal giudice di pace in attesa del procedimento penale» chiude l’avvocato dell’imputata.

La vicenda

Secondo la ricostruzione emersa in tribunale la 79enne Lina Venco era alla guida di una Volkswagen Passat che era ferma davanti alle strisce mentre Belloni stava attraversando, la Passat era stata urtata a poco più di 20 all’ora da una Cadillac. In quel momento la donna alla guida della Passat aveva premuto l’acceleratore, l’auto aveva il cambio automatico, arrivando in pochi secondi a quasi 50 orari e “caricando” tra cofano e parabrezza la 88enne.

La corsa della Passat era finita dopo una ventina di metri contro una Dacia Sandero parcheggiata fuori dalle strisce, Nella Belloni era caduta a terra battendo con violenza la schiena e il capo. Subito era intervenuto il 118, mentre i rilievi erano stati affidati alla polizia locale. Come detto erano stati indagati, e poi la loro posizione archiviata in fase d’indagine, anche il guidatore della Cadillac e il proprietario dell’auto parcheggiata in maniera irregolare.

Durante il dibattimento è stata acquisita anche la relazione del perito cinematico Mattia Sillo, incaricato dalla procura di ricostruire la dinamica dell’incidente. Il perito aveva spiegato come l’accelerazione della Passat sia stata improvvisa. L’auto guidata dalla 79enne aveva il cambio automatico, quindi è bastato il piede sull’acceleratore per prendere velocità. Sono stati sentiti dalla giudice anche gli agenti della polizia di locale di Pavia che erano stati tra i primi ad intervenire. Gli agenti hanno descritto la situazione, drammatica, che si sono trovati davanti agli occhi. Fin dall’inizio infatti le condizioni di Nella Belloni era apparse gravissime dato che la donna era stata dapprima caricata sul cofano e poi caduta con violenza a terra sull’asfalto.

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