In Italia con 12 Rolex senza pagare l’Iva, una condanna per contrabbando
Dopo aver acquistato dodici Rolex da una ditta di Hong Kong, una società ceca li ha rivenduti a una omologa bulgara che ha deciso di mandare gli orologi in Italia, a Rimini, per una revisione. Una serie di passaggi che ha attirato l’attenzione della Guardia di Finanza di Tarvisio. Durante un controllo effettuato il 26 marzo 2021 in Valcanale le fiamme gialle hanno fermato l’autista che stava portando in Italia i Rolex, accusando lui e i referenti delle due società coinvolte di contrabbando e di mancato pagamento dell’Iva.
Giovedì 3 ottobre, dopo un processo durato quasi dieci mesi, è arrivata la sentenza: il giudice del tribunale di Udine Paolo Milocco ha assolto Gian Luca Bizzarri, il trasportatore degli orologi, e Kornelija Kucinskaite, amministratrice e proprietaria della società Razgota service sro di Praga (l’acquirente dalla ditta di Hong Kong). È stato condannato a 30 mila euro di multa, invece, Cristiano Casini, amministratore e proprietario della società Gold Diggers ltd Eood con sede a Sofia e amministratore della società ceca. Deciso anche il sequestro dei dodici Rolex. Il vice procuratore onorario Alessandra D’Aversa aveva chiesto la condanna per tutti e tre a una multa di 120 mila euro.
Gli avvocati dei tre imputati, Roberto Giannini del foro di Rimini e Attilio Imbriolo del foro di Como, hanno già annunciato appello per la condanna di Casini. Durante le loro arringhe, i due legali, hanno tentato di spiegare come l’iter seguito dalle due società per l’acquisizione e la rivendita dei Rolex fosse in regola, e in particolare il fatto che i dazi per l’ingresso nell’Unione Europea fossero già stati versati nel Paese in cui la merce è stata sdoganata, e quindi la Repubblica Ceca. Stando alla loro linea di difesa, quindi, l’Iva non deve essere versata in Italia, Paese non luogo di vendita ma di semplice revisione dei dodici orologi.
I Rolex sono stati acquistati a Hong Kong al costo di 62.100 euro, rivenduti alla società bulgara per 63.100 euro a fronte di un valore, stimato durante le perizie disposte dal tribunale, di 114 mila euro. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra quindici giorni.