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Paesi Ue spaccati sui dazi alle e-car cinesi: Italia e Francia a favore, Germania contro. Berlino: “Non innescare guerra commerciale”

L’Unione Europea si è spaccata sulla proposta di introdurre dazi nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina. Nel Comitato difesa commerciale (Tdi), che si è riunito venerdì mattina, non è stata raggiunta la necessaria maggioranza qualificata a favore o contro la proposta della Commissione: 10 Stati tra cui hanno l’Italia e la Francia votato a favore, cinque – guidati dalla Germania – contro e ben 12 si sono astenuti, tra cui la Spagna. La palla passa alla Commissione che può comunque procedere e applicare il regolamento. Ma da Berlino è subito arrivato l’altolà: il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, ha scritto su Twitter che “Ursula von der Leyen non dovrebbe innescare una guerra commerciale” e “abbiamo bisogno di una soluzione negoziata”.

L’ex presidente della Bce Mario Draghi ha notato lunedì scorso come l’Ue non abbia una strategia industriale comune, che invece è necessaria se si vuole attuare la transizione verde. Oggi, su un tema sensibilissimo come i dazi alle auto elettriche importate dalla Cina, i 27 si sono spaccati in tre. La Germania, dopo un animato dibattito interno alla maggioranza semaforo di Olaf Scholz, ha seguito la linea più dura indicata dallo stesso cancelliere socialdemocratico e dal ministro delle Finanze liberale. In minoranza la voce dei Verdi.

L’esecutivo Ue fa buon viso a cattivo gioco. In una nota scrive che “la proposta della Commissione di imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina ha ottenuto il supporto necessario dagli Stati membri dell’Ue per l’adozione delle tariffe” e “ciò rappresenta un altro passo verso la conclusione dell’indagine anti-sovvenzioni della Commissione”. Poi ricorda che “l’Ue e la Cina continuano a lavorare duramente per esplorare una soluzione alternativa che dovrebbe essere pienamente compatibile con il Wto, adeguata ad affrontare la sovvenzione pregiudizievole stabilita dall’indagine della Commissione, monitorabile e applicabile. Un regolamento di esecuzione della Commissione che includa le conclusioni definitive dell’indagine deve essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro il 30 ottobre 2024, al più tardi”.

L'articolo Paesi Ue spaccati sui dazi alle e-car cinesi: Italia e Francia a favore, Germania contro. Berlino: “Non innescare guerra commerciale” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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