ATP Shanghai: Arnaldi rimonta Svajda e aspetta Medvedev al terzo turno
[29] M. Arnaldi b. [Q] Z. Svajda 6-7(2) 6-2 6-4
Oltrepassa le due ore e trenta di gioco l’incontro che ha visto protagonista Matteo Arnaldi contro lo statunitense Zachary Svajda, proveniente dal tabellone cadetto. L’azzurro si è imposto in rimonta, nel terzo e decisivo set, col risultato di 6-7 6-2 6-4, dopo aver faticato ad abbattere il muro eretto da Svajda, confermatosi un osso duro in questa tipologia di incontri. Il numero 29 del seeding ha tirato fuori tutto il repertorio nel secondo set, che lo aveva visto partire a singhiozzo cedendo la battuta allo statunitense nel primo gioco del secondo parziale. Ritorna un grande equilibrio nel set conclusivo, ma con pazienza e una lacrima di freddezza, Arnaldi salva due pesanti break point e si fionda verso la conquista del match. Al terzo turno del Rolex Master di Shanghai, Matteo Arnaldi incontrerà il vincente della sfida tra Medvedev e Seyboth Wild. Match che rievoca ricordi terribili al russo per quanto successo nel 2023 in quel del Roland-Garros.
Primo set: Arnaldi pressa, ma è l’operoso statunitense a mettere in cassaforte il primo parziale
Tenta la partenza sprint Matteo Arnaldi, fermato da un’incertezza nell’attacco di rovescio che non gli consente di strappare nell’immediato il servizio a Svajda. Il break non arriva, ma l’azzurro trasuda sicurezza e lo statunitense è messo in costante pressione dal giovane talento italiano, che aggira egregiamente il numero 131 del ranking con drop shot fintati a regola d’arte, approfittando di una posizione passiva ed eccessivamente arretrata di quest’ultimo. Arnaldi più vivace ma le occasioni sprecate incominciano a raggiungere una cifra ragionevole; nel contempo, Svajda, esce dal guscio, mostrando anch’egli colpi degni di nota. Fantastico Arnaldi in situazioni di punteggio sfavorevole, un filo meno quando è chiamato a punire l’avversario, mostratosi parecchio coraggioso nelle situazioni di pericolo. Dopo aver salvato ben sette break point, il californiano si assicura il tiebreak, raggiunto senza fronzoli da Arnaldi, che, stizzito dalle molteplici chance gettate in fumo, consegna il primo set a Svajda a causa di un tiebreak approcciato in malo modo.
Secondo set: Svajda spaventa Arnaldi con il break iniziale, poi è dominio azzurro
Non riesce a scrollarsi il nervosismo da dosso l’azzurro, entrato in una spirale negativa che lo condanna a partire con un break di svantaggio nel secondo set, a fronte di una situazione che rischia di diventare critica. Sotto un set e un break, Arnaldi è chiamato a spingere per sovvertire le sorti del match, e non si fa pregare due volte, aumentando nettamente la velocità di palla, consapevole dei rischi. Osare, al momento giusto, dà i suoi frutti, e Matteo agguanta Svajda nel punteggio, riaprendo il match. La sicurezza acquisita dalla numero 29 del seeding cambia il volto dell’incontro, con l’azzurro che mette a segno quattro giochi consecutivi dal famigerato break subito nel primo game del secondo parziale. Il cambio di ritmo di Arnaldi è deleterio per lo statunitense, che aveva retto benissimo gli scambi a media velocità nel primo set, riuscendo anche a oltrepassare la fortezza del ventitreenne sanremese. Matteo imperturbabile in difesa e incontenibile in fase offensiva, lo statunitense è costretto a tirare i remi in barca e cedere il secondo parziale per 6-2, rimandando tutto al set conclusivo.
Terzo set: Arnaldi prende seri rischi, Svajda si consegna con un doppio fallo. Azzurro al terzo turno
Svajda torna sui suoi passi, interrompendo il dominio incontrastato dell’azzurro, indisturbato nel secondo set. Molto più solido nel terzo set lo statunitense, meno straripante Arnaldi, che non riesce più a colpire col timing del set precedente. Grande attenzione da ambedue le parti, specialmente al servizio, dove nessuno dei due intende concedere palla break per i primi otto giochi del set decisivo. Il primo a prendere un enorme rischio è l’azzurro, che nel corso del nono gioco concede i primi break point del set, che tanto somigliano a un match point. Con una seconda di servizio che scalfisce appena la riga annulla il primo break point, con una prima dalla velocità siderale annulla anche il secondo. Glaciale Matteo, che riesce a portarsi sul 5-4 dopo aver quasi spedito l’avversario a servire per l’incontro. Nel gioco successivo è Svajda a ritrovarsi nella situazione opposta, dove Arnaldi è scaltro ad allungare il brodo e stazionare lo statunitense in un game cruciale, ma è quest’ultimo ad arrendersi definitivamente all’azzurro, commettendo un doppio fallo sul match point rivelatosi fatale per il numero 131 al mondo. Termina 6-4 il terzo e decisivo set, che consente a Matteo Arnaldi di completare la rimonta ed approdare al terzo turno dell’ATP 1000 di Shanghai.