Jannik Sinner e il ricorso della Wada: “Credevo fosse tutto finito, adesso non è facile. È andata così e resto ancora sorpreso”
Jannik Sinner, numero uno al mondo del tennis, si è presentato alla sua prima conferenza stampa in vista del Masters 1000 di Shanghai, ma le domande ovviamente non si sono concentrate solo sul campo. Il tennista altoatesino è tornato a parlare del ricorso della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) riguardante il suo caso di doping, un argomento che continua a tenerlo sotto i riflettori nonostante sul campo i risultati continuino ad essere eccellenti, come dimostra il suo percorso all’Atp 500 di Pechino, dove ha perso solo in finale contro Carlos Alcaraz.
“Le tre udienze che ho sostenuto sono state tutte in mio favore e resto fiducioso che tutto si risolverà per il meglio, un esito diverso mi lascerebbe ancor più sorpreso“, ha dichiarato Sinner, che non ha nascosto il suo disappunto per la situazione che sta vivendo. “Non è una situazione in cui mi senta a mio agio, non c’è dubbio. Credevo fosse tutto finito e invece non è così, e non è facile“. Nonostante l’inattesa doccia fredda, Sinner si è mostrato comunque calmo e determinato, ribadendo la sua collaborazione con le autorità: “Dell’appello avevo già parlato a Pechino, sono sorpreso ma mi aspettavo che poteva accadere una cosa simile. È andata così e resto ancora sorpreso, ma continuerò a collaborare come fatto prima”.
Inizia il Masters di Shanghai
Atterrato a Shanghai dopo un volo condiviso con Carlos Alcaraz, Sinner si prepara alla sua partecipazione allo Shanghai Masters, uno degli ultimi grandi appuntamenti della stagione: “Sono contento di essere tornato qui, questo è un torneo davvero speciale. Ho appena terminato la mia prima sessione di allenamento“, ha dichiarato Sinner ai giornalisti presenti. “Mi sento bene, ho recuperato. Ho cercato di riposare un po’, sono stato in palestra e come detto oggi ho sostenuto il mio primo allenamento. Speriamo di farci trovare pronti per il primo match”.
Il confronto con Alcaraz
Nel corso della conferenza, Sinner ha anche ripercorso la finale del China Open, una battaglia durata oltre tre ore e risoltasi solo al tie-break del terzo set a favore di Alcaraz. “Può succedere. È finita 7-6 al terzo e poteva concludersi in ambo i modi, alla fine ha vinto lui, ma io ho avuto le mie chance nel terzo set e lui avrebbe potuto vincere il primo che invece è andato in mio favore”, ha riflettuto Sinner a mente fredda. “Nel secondo ho avuto altre occasioni, delle palle break sul 4-3 che non sono riuscito a sfruttare e anche sul 5-4. Nel terzo era avanti 3-0 nel tie-break e lui ha recuperato grazie a dei colpi formidabili. È stato un gran match, è così”. L’ottimo rapporto tra Sinner e Alcaraz è emersa nuovamente dalle parole del tennista italiano: “Tra di noi è più semplice perché fuori dal campo ci assomigliamo. In campo siamo più diversi, ma è normale, è la nostra natura. Ma una volta fuori lo ascolto e ho l’impressione che anche a lui piaccia circondarsi, come me, di persone a lui care”.
Un bilancio positivo
Nonostante le recenti difficoltà, Sinner ha concluso con una riflessione positiva sulla sua stagione. “Sento di aver fatto grandi passi avanti, ma che non mi ha cambiato come persona”, ha spiegato. “Continuo a circondarmi di ottime persone che ogni giorno mi sostengono e questo significa moltissimo per me. Mi sento in ottima posizione e il prossimo anno, se dovessi ricevere la stessa domanda, spero di poter rispondere ancora così“.
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