“Gli 883 sono sinceri e la gente ci si riconosce perché dice ‘io sono così, anche io non sono figo'”: Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli come Max e Mauro
Arriva l’11 ottobre, in esclusiva su Sky e in streaming su Now, “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883” di Sydney Sibilia. Protagonisti della serie Sky Original sono Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli nei panni, rispettivamente, di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di dar vita, negli Anni 90, a un progetto diventato in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale. “Di Mauro mi ha colpito il suo essere un po’ puro, cioè non ha secondi fini”, ha detto a FqMagazine Giuggioli. Mentre Nuzzolo di Max ha detto: “La sua passione incredibile per la musica e quindi l’avere una passione fortissima per qualcosa”.
“Quando ho ascoltato, per la prima volta le canzoni di 883 avevo, credo, 7 anni, 8 anni. – racconta a FqMagazine Sydney Sibillia – E non sapevo cosa mi colpiva, perché non è che quell’età è una coscienza critica, per cui dici, ‘Ah, questa canzone mi piace proprio, ti piace, basta’. Da grande ho scoperto che mi piaceva quella musica, perché nonostante poi fosse anche in uno slang molto lontano da me, che ero di Salerno, per la loro profonda sincerità che credo che sia stata la chiave del successo dagli 883 per cui siamo qui a parlarne”.
Mentre Elia ricorda di essere stato “molto piccolo”, quando ha ascoltato per la prima volta gli 883. “Hanno ucciso l’uomo ragno mi aveva colpito molto – rivela – e mi colpì proprio perché c’era l’uomo ragno che a me piaceva un sacco. Certo poi me lo uccidevano (ride, ndr). Per questo mi piaceva e non mi piaceva”. Per Matteo Oscar invece la prima canzone è stata “Come Mai”.
Il segreto del successo? Tutti e tre non hanno dubbi: “All’improvviso arrivano due cantanti che con una sincerità estrema danno voce al 100% alle persone. Il cantante fino a quel momento era una figura molto figa, al massimo soffriva per amore e invece arrivano Max e Mauro che dicono ‘andiamo in centro a fare un giro a piedi a guardare le ragazze degli altri’ oppure che hanno il problema di comprare le sigarette… Cioè insomma, erano sinceri e la gente ci si riconosceva perché diceva ‘io sono così. Anche io non sono figo, anche io sono come voi’”.
La serie – una produzione Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia – è una dramedy in otto episodi.
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