Riso, raccolta a rilento per le semine ritardate Trebbiato solo il 15%
Belgioioso
«Il raccolto del riso sta procedendo piuttosto a rilento a causa delle semine molto a scalare di questa primavera e del tempo non proprio clemente delle ultime settimane». È l’analisi periodica di Paolo Ghisoni, presidente dell’associazione Rice up e mediatore di cereali. Si può stimare che sia stato trebbiato circa il 15% del totale, con molte differenze tra gruppi più precoci e più tardivi. La situazione degli scambi, di conseguenza, procede con meno affari rispetto alla media di questo periodo: in evidenza ci sono le varietà da interno e un po’ più in difficolta quelle da esportazione, produzioni non eccelse e rese altalenanti in attesa di verificare qualità e quantità delle campagne seminate molto tardi. Nello specifico, Volano e CL 388, quotati 80 euro al quintale, sono molto richiesti e poco venduti, e Carnaroli a75 euro con qualche offerta superiore per le rese migliori. «Il CL 145, per ora da noi considerato ancora come Roma, è a 70 euro con partite trebbiate ancora molto limitate – prosegue Ghisoni – Baldo, Cammeo e CL712 sono a 65 euro e già difficili da piazzare a causa del poco riscontro del mercato turco e dell'impiego più che raddoppiato». Sant’Andrea a 75 euro per quel poco che ancora si coltiva, Vialone nano a 95 euro per le rese migliori e Paganini a 90 euro con qualche compratore in meno. Il nuovo Paganini ha fatto aumentare di un buon 25% l'impiego per questo gruppo, ma le prospettive di prezzo non sono quelle degli ultimi anni. I Lunghi B sono vendibili a 50 euro. Il mais più richiesto è a 23,80 euro ivato e il mais verde a 17,50-18 euro a seconda delle umidità: si è in attesa della quotazione soia. U.D.A.