Roma: Dovbyk e Svilar i gioielli, Soulé da rivedere, male Paredes. E Hummels ancora non c’è
AS ROMA NEWS – “Proviamo a chiudere questo mini-ciclo nel miglior modo possibile”. Sono le parole che Ivan Juric aveva scelto di utilizzare durante la conferenza stampa alla vigilia di Monza-Roma. Il tecnico giallorosso sperava di poter vincere la terza partita consecutiva e risalire la china del campionato. Alla fine non è stato così, ma si può già fare un bilancio sulle scelte del croato, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
Tra i fondamentali della formazione di Ivan Juric ci sono senz’altro Dovbyk, Svilar, Angelino e Ndicka. A loro si aggiunge anche Pisilli. In queste cinque partite, questi calciatori hanno dato una risposta al tecnico della Roma. Svilar ha salvato il risultato in quasi tutte le partite disputate, fatta eccezione per l’errorino a Monza compensato, però, con la gran parata su Maldini.
Ndicka è l’unico insieme ad Angelino a non aver ancora saltato un minuto. Infine ci sono Dovbyk e Pisilli. Il classe 2004 è stata la scoperta di queste ultime settimane, con il centrocampista capace di incidere in ogni partita in cui è stato utilizzato. L’ucraino, invece, rimane l’unica certezza offensiva della Roma e dei 9 gol segnati in stagione lui ne ha fatti la metà: ben 4.
Poi ci sono quei giocatori a cui Juric ha dato delle opportunità, ma che ancora non si sono ampiamente dimostrati all’altezza. Il primo della lista è ovviamente Matias Soulé, arrivato come il grande colpo di quest’estate ma che in otto partite è ancora a secco di gol e di assist. Ma Juric crede in lui e lo vuole decisamente aspettare. Così come è convinto che Mario Hermoso possa dare una grande mano a questa squadra. Poi c’è El Shaarawy che come al solito è finito per fare il jolly. Infine Shomurodov, confermato come vice Dovbyk e che aveva dato segnali di ripresa con De Rossi, ora però l’uzbeko sembra essere regredito.
Tra i giocatori che invece non hanno funzionato, ci sono Hummels, Dahl, Paredes e Saud Abdulhamid. Per il tedesco il discorso è legato alla condizione atletica, ma in un mese non è possibile che non sia riuscito a collezionare nemmeno un minuto. Il terzino svedese era già stato poco considerato da De Rossi e sta facendo la stessa fine anche con Juric. Evidentemente l’ex Djurgardens non è ancora pronto, così come Saud Abdulhamid, sembrato spaesato. Infine Paredes, centrocampista ormai finito nelle retrovie e diventato a livello gerarchico l’ultima scelta.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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