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Consulta, Donzelli zittisce l’opposizione: “Spia dal buco della serratura, da noi solo persone valide”

“Di questo governo e di questo centrodestra non si registra un voto che abbia visto forze politiche in dissenso, uno strappo, un problema reale: siamo l’unico esecutivo da moltissimi anni in qua, lo registrano osservatori terzi e oggettivi, il cui consenso è cresciuto e non calato dopo quasi due anni”, spiega oggi sul “Corriere della SeraGiovanni Donzelli, responsabile nazionale di Fratelli d’Italia, nel giorno in cui in Parlamento è chiamato a votare un componente della Corte Costituzionale, che la maggioranza avrebbe individuato in Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi. Nei giorni scorsi, alcune fughe di notizie dalle chat riservate dei parlamentari di FdI hanno scatenato le polemiche dell’opposizione. “Ora addirittura le chat dei parlamentari, suvvia… Noi stiamo cambiando l’Italia, e lo facciamo seriamente. Trovino motivi seri per attaccarci, se ne hanno. Ma non ne hanno”, aggiunge Donzelli.

La Consulta e il voto legittimo della maggioranza

“Vogliamo colmare un vuoto ed eleggere persone valide… Il quorum incoraggia sempre gli accordi, e noi non ci siamo mai tirati indietro.
Sappiamo bene cosa significa quando all’opposizione non vengono dati gli spazi che in una democrazia sono necessari, successe a noi con la Rai, con il Copasir al tempo del governo Draghi. Noi crediamo nell’equilibrio… Sono loro che sembrano fare muro su tutto.
Sulla Rai abbiamo sempre fatto aperture, loro si sono arroccati. Siamo disponibili anche su questa elezione, ma non possiamo farci dire da loro chi dobbiamo scegliere noi. La maggioranza avrà o no il diritto di essere maggioranza, e di dare la propria indicazione?…”, dice Donzelli.

L’Aventino delle opposizioni viene considerato uno strappo strumentale, da Donzelli: “Prima si sono lamentati perché non eleggevano i giudici, ora abbiamo detto che si deve votare e loro fanno l’Aventino? Io credo che certi tentativi aventiniani siano più atti a nascondere divisioni interne all’opposizione che contrarietà alla maggioranza. Sono divisi su tutto: loro, non noi… solo normale dialettica tra forze di coalizione, non esiste maggioranza in cui non ci siano delle differenziazioni. Poi però al voto arriviamo sempre compatti”.

Nessun dissidio sulla legge per la cittadinanza breve

Infine, la legge sulla cittadinanza su cui FI insiste. “Mi sembra che, correttamente, FI abbia detto che presenterà il suo progetto agli alleati e ne discuteremo insieme. È un loro diritto, ci mancherebbe altro. Anche la Lega, per dire, ha fatto proposte sulla cittadinanza che prevedono un irrigidimento della legge attuale. Ne discuteremo e se saremo d’accordo andremo avanti. Io personalmente non credo sia una priorità. L’Italia è una della nazioni che offre maggiori possibilità di ottenere nuove cittadinanze, lo dicono i numeri. Non c’è un’emergenza. Anzi, credo che anche una proposta di buonsenso possa sembrare ora un incentivo a partenze irregolari, mentre noi siamo focalizzati nella lotta agli schiavisti, gli scafisti che portano clandestini disperati e irregolari qui”.

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