Udine, la giunta assicura: “Faremo nuovi parcheggi”
Fa riferimento all’orologio per fotografare la situazione della maggioranza al governo della città: «Va migliorata la sincronizzazione, perché sull’ora dell’incontro siamo d’accordo». Per spiegare questa sua metafora, il vicesindaco Alessandro Venanzi, diventa più esplicito: «In giunta c’è coesione, non ci sono antagonismi.
Diciamo che vanno coniugate meglio le esigenze dell’amministrazione con le sensibilità della città».
Parole che Venanzi pronuncia, insieme all’assessore all’Urbanistica Andrea Zini, durante il colloquio con il vicedirettore del Gruppo Nem con delega al Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, e con il caposervizio della Cronaca, Luana de Francisco.
Un’occasione per fare chiarezza sui temi che tengono banco da settimane, a cominciare dal futuro delle piazze del centro per proseguire con l’occupazione dello spazio pubblico.
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Qual è la vostra visione di città?
Venanzi. «Puntiamo a restituire la città alle persone, riqualificandola. Ciò comporta, da Laipacco a Garibaldi, dei cambi di abitudini che, in quanto tali, generano del “chiasso”».
Parliamo di piazze…
Venanzi: «Le prime che mi vengono in mente sono XX Settembre, che ormai soffre da un decennio senza essersi ricavata il ruolo auspicato. La svolta può arrivare dal mercato coperto, per la cui fattibilità abbiamo affidato uno studio all’Università. Intanto da gennaio faranno ritorno gli ambulanti. Poi piazza Duomo, che ha bisogno di un progetto forte di rilancio».
Zini. «Per quanto mi riguarda è importante puntare sulla rigenerazione urbana degli spazi, ma riuscirci è costoso. Stiamo ragionando su una serie di progettualità che inevitabilmente vanno legate al tema dello sviluppo economico cittadino. Esaurita l’esperienza del Pnrr l’unico driver verosimile per fare rigenerazione è coinvolgere soggetti privati per nuovi investimenti».
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Che messaggio date a chi vi critica sulla gestione di ztl e pedonalizzazione?
Venanzi: «Credo serva distensione, perché il muro contro muro non è utile a nessuno. Su piazza Garibaldi non avevamo dubbi: se una perplessità esisteva, era sui tempi non sulla pedonalizzazione. Con Confcommercio il dialogo è quotidiano. Rivendicare posizioni personali non giova a nessuno. Se ci sono delle azioni da fare, l’assessore alla Mobilità ha il mandato della giunta per poterle fare. È chiaro che ogni cambio culturale ha bisogno di tempo per essere digerito».
Zini: «Trovare soluzioni in grado di contemplare tutte le esigenze implica fatica, anche in termini di mediazione. Ma l’intendimento comune all’interno della giunta è questo. Stiamo seguendo il programma di coalizione, e piazza Garibaldi senza auto era un nostro obiettivo. Ma è nostro dovere capire gli effetti che si creano sugli spazi vicini. Su questo lavoriamo ogni giorno alla ricerca di soluzioni». Residenti e operatori chiedono nuovi parcheggi in centro.
Come vi state muovendo?
Venanzi: «Alcuni posti sono saltati ed era fisiologico dopo l’introduzione di Ztl e aree pedonali. Ma con una progettualità di medio-lungo periodo il saldo parcheggi sarà positivo. Abbiamo messo a bilancio 5 milioni di euro per trasformare il Moretti nel park in struttura più grande della città, con 660 posti. Su questo sottolineo il fatto che chi c’era prima di noi, l’amministrazione precedente, ha eliminato posti auto, ad esempio in Mercatovecchio, senza mettere un euro sul miglioramento dell’accessibilità in centro».
Oltre al Moretti?
Venanzi:«Se n’è già parlato: 50 posti al Visionario e 390 alla Coop di via Bassi. Nell’immediato abbiamo dato mandato ai tecnici di ricavare posti in più con un’alta rotazione e alta tariffazione per dare tempo alle persone di fare le commissioni. Sulle tempistiche di intervento al Venerio abbiamo aperto un ragionamento, mentre l’ipotesi Acu è venuta meno».
Sui dehors ci sono novità in vista?
Zini: «C’è una bozza di nuovo regolamento che abbiamo sottoposto alla Soprintendenza, dove viene ribadita l’importanza degli spazi aperti per gli esercizi, con l’obiettivo di dare regole omogenee. Tutto il 2024 è in deroga e pare che ci possa essere una conferma anche al 2025. Ci piacerebbe arrivare a una condivisione del regolamento».
Venanzi: «Abbiamo ripreso il regolamento perché a oggi, se rientrasse il vecchio testo, buona parte delle occupazioni non potrebbe esserci. Un esempio su tutti è quello di largo dei Pecile. Su questo fronte il dialogo con i portatori di interesse c’è e va avanti».
Ztl, dehor e pedonalizzazione servono a poco senza uno sviluppo economico della città. Cosa ne pensate?
Venanzi: «Negli anni questo tema è un po’ mancato. Nel 2025 metteremo dei fondi a bilancio per favorire lo sviluppo economico, condividendo una strategia con categorie e professionisti. Abbiamo già cominciato con il distretto del commercio».
Zini: «Lo sforzo è quello di avere informazioni puntuali sulle attività cittadine per capire dove “spingere” di più».
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