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Treviso, mamma partorisce in casa con l’aiuto del Suem

L’obiettivo era arrivare in ospedale il prima possibile per partorire al Ca’ Foncello come aveva progettato da mesi, ma il piccolo che portava in grembo non ha voluto saperne e ha costretto la sua mamma a invertire il senso di marcia, a tornare a casa e a chiamare un’ambulanza.

Oliver è nato oggi, 8 ottobre, a casa, in piazza della Repubblica a Lovadina, intorno alle 13 grazie all’intervento del medico Filippo Testa, dell’infermiere Patrick che lo ha assistito. Una gioia immensa per i neogenitori che hanno visto nascere tra le mura domestiche il loro primogenito.

La storia

La mamma, una 27enne trasferita a Treviso da anni, e il suo bimbo stanno benone e sono stati ricoverati nel reparto di Ostetricia per i controlli di prassi.
Le contrazioni sono arrivate all’improvviso e nel giro di pochissimo tempo sono diventate sempre più frequenti. Prima ogni cinque minuti, poi ogni due poi ogni minuto. Le tecniche di respirazione hanno aiutato ma ormai il tempo diventava sempre più tiranno.

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Insieme al suo compagno sono partiti in direzione Ca’ Foncello, ma hanno capito subito che non ce l’avrebbero fatta: troppo alto il rischio di partorire in auto, magari a bordo strada. La coppia quindi ha deciso di chiamare l’ambulanza che si è precipitata a casa, dove ne frattempo è arrivata pure la neo nonna.
Quando sono arrivati, i sanitari si sono trovati di fronte ad un parto già in atto e nel giro di mezz’ora la coppia ha potuto abbracciare loro figlio. Hanno scoperto insieme al medico e all’infermiere del Suem il sesso del piccolo: un maschietto forte e paffutello.
Oliver appena venuto al mondo ha pianto immediatamente e in modo vigoroso, segno di buona salute. La commozione è stata tantissima e ha contaminato anche il centralino della sala operativa del Suem a Treviso che ha seguito in differita il lieto evento.

La testimonianza

Anche il piccolo centro di Lovadina ha partecipato alla gioia. «Quando abbiamo visto l’ambulanza ci siamo spaventati pensavamo fosse successo qualcosa di brutto al bambino» racconta uno dei residenti che intorno alle 13 si trovava vicino alla casa della coppia: «Dopo mezz’ora invece abbiamo visto la ragazza uscire con il suo piccolo tra le braccia è stata un’emozione fortissima».
Grande soddisfazione da parte dell’Ulss2 Marca Trevigiana: «I nostri operatori sono stati tutti formati per affrontare anche situazioni del genere. È stata una gioia per tutti, tra tante emergenze anche una nascita. Benvenuto Oliver».

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