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Ruba 15 mila euro dalla cassaforte della sala slot e avverte i titolari del furto via sms

Ha prelevato i soldi dalla cassaforte, consegnato le chiavi della sala slot ai colleghi e poi, prima di rendersi irreperibile, ha inviato un messaggio ai titolari per avvisarli del furto e dell’intenzione di restituire nel tempo gli oltre 15 mila euro presi. Una storia, quella accaduta lo scorso lunedì mattina e per la quale è già stata sporta querela in Questura, che ha dell’incredibile e che ha avuto come teatro la sala slot Atlanticity di campo San Giacomo.

A denunciare il furto è stato il referente di una società che provvede ai conteggi degli incassi dovuti al concessionario e quelli destinati all’Erario.

Un piano preciso

I fatti, come dicevamo, risalgono allo scorso lunedì. Quando intorno alle 9 una dipendente storica, I.H. le sue iniziali, si è presentata regolarmente al lavoro, ma con un piano ben preciso. Come immortalato dal sistema di videosorveglianza della sala giochi, si è diretta verso lo sgabuzzino dove è custodita la cassaforte. Una stanza non coperta dalle telecamere. Nel video si nota poi la donna uscire da quella stanza, lasciare le chiavi dell’esercizio ai colleghi e andare via. Non prima di aver informato gli altri dipendenti che non avrebbe più fatto ritorno sul posto di lavoro.

I messaggi

Non è finita qui. Allontanandosi da campo San Giacomo, alle 9.06, la donna ha candidamente informato dell’accaduto il titolare della sala e, come detto, l’addetto agli incassi del concessionario. «Non apro più la sala: ho preso i soldi e te li restituisco appena posso», si legge nel messaggio riportato anche nella querela.

Hanno fatto seguito altri messaggi ai quali, a fronte di una richiesta di chiarimenti, la donna avrebbe replicato facendo riferimento a due stipendi arrivati in ritardo. Circostanze che, a suo dire, l’avrebbero spinta ad appropriarsi indebitamente di quei 15.469 mila euro contenuti nella cassaforte.

Una lunga esperienza

Smentendo l’irregolarità dei pagamenti, nella querela si fa riferimento comunque a una dipendente impegnata nell’azienda da circa 15 anni, considerata da sempre affidabile, sebbene talvolta non avesse buoni rapporti con gli altri lavoratori.

Proprio la maturata esperienza le avrebbe consentito di programmare bene quando mettere a segno il colpo. Avrebbe infatti tenuto conto degli incassi degli ultimi giorni, delle transazioni, attendendo ci fosse una cospicua somma di denaro in cassa, agendo prima che l’addetto del concessionario passasse e ritirarla come programmato.

Ricevuti gli inquietanti messaggi telefonici, increduli, i referenti della sala slot hanno provato ripetutamente a contattare la dipendente, che però da allora risulta irreperibile.

La denuncia

«A quel punto ci siamo precipitati nella sala slot e, costatato il furto e raccolto i dettagli forniti dagli altri dipendenti, abbiamo chiamato il 112», riferisce il referente del concessionario. Il personale delle Volanti, arrivato sul posto, ha raccolto le testimonianze e, «evidenziando che la donna non è stata colta in flagranza di reato, ci ha invitato ad andare in Questura per sporgere querela».

Una situazione che ha lasciato l’amaro in bocca ai gestori: «Il fatto era appena accaduto – sostiene il querelante –: se l’avessero rintracciata subito forse avrebbero recuperato i soldi contati che aveva prelevato, mentre così è evidente che nessuno rivedrà più quel denaro». La società che gestisce la sala slot non è assicurata per questo tipo di danno.

Alla Polizia, che ora sta cercando di ricostruire l’accaduto e capire cosa possa aver spinto la dipendente ad appropriarsi indebitamente di quella cifra, sono state consegnate anche le immagini catturate dal sistema di videosorveglianza della sala giochi. —

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