Tasse, Meloni ci mette la faccia: “Niente aumenti, è alla sinistra che piacciono le patrimoniali” (video)
Nel giorno in cui arriva il via libera al Senato e alla Camera al Piano strutturale di bilancio (Psb) di medio termine Italia 2025-2029, con i quale il governo disegna l’architettura economica e finanziaria del Paese per i prossimi anni, la premier Giorgia Meloni spegne sul nascere le indiscrezioni e le bufale su una Manovra costruita sulle tasse e condita da lacrime e sangue. Fantasie, dice, come le presunte stangate sulle rendite catastali come “ritorsioni” per i ricchi che si sono rifatti casa con i soldi dello Stato grazie al superbonus grillino: “vendette” che in aula il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, nella replica sul Piano strutturale di bilancio in discussione al Senato, aveva categoricamente escluso: “Sarebbe bastato ascoltare le parole del ministro Giorgetti e guardare cosa c’è scritto nel Psb per vedere che nessuno prospetta alcuna tassa sulla casa. La casa per il centrodestra è sacra e nessuno la tasserà”. Poi, a metà giornata, è arrivato un video di Giorgia Meloni, sui social, a fare chiarezza.
Meloni: nuove tasse dal governo? Solo fantasie dell’opposizione
Giorgia Meloni, sui social ci ha messo la faccia e un video. “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose, secondo cui il Governo vorrebbe aumentare le tasse sui cittadini. È falso. Questo lo facevano i governi di sinistra, noi le tasse le abbassiamo come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva. Voglio essere chiara: la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e le imprese. Non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini”, dice la premier Giorgia Meloni, in un reel su Facebook. “Nonostante che dall’opposizione alcuni vorrebbero l’introduzione di patrimoniali e ulteriori imposte, noi resteremo fedeli al nostro impegno che è lavorare per una manovra che rilanci l’economia, migliori la vita degli italiani senza chiedere loro nuovi sacrifici”, aggiunge la presidente del Consiglio.
La relazione del ministro Giorgetti sul Psb
“Le nostre misure fiscali sono andate tutte a favore dei ceti medio bassi”, aveva chiarito in aula il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella sua replica alla Camera sul Psb che ha ricordato anche che l’inflazione in questi mesi è scesa sotto l’1%. “Abbiamo fatto scendere quella che Einaudi aveva definito come la più iniqua di tutte le tasse”, ha spiegato. Poi, sul Pil. La riflessione sulla crescita “a mio avviso va fatta anche rispetto ad un dato di contesto che è la situazione globale dell’economia e i processi di deglobalizzazione che porta a ritenere che le certezze e i paradigmi consolidati non sono poi così veri” e una riflessione va fatta “rispetto anche al fatto che i conflitti oltre al disastro umanitario che comportano, hanno qualche riflesso di carattere psicologico sulla gente e sulle scelte”.
Le tasse da ridurre ai ceti medi
Meno tasse, senza mettere a rischio i conti pubblici, è anche la posizione del ministro dell’Economia Giorgetti. “La prossima manovra di bilancio si baserà sia sugli spazi di bilancio disponibili, sia sul reperimento di adeguate coperture”, sottolinea il ministro. In primo luogo, afferma, “la manovra di bilancio che presenteremo nelle prossime settimane fornirà le risorse necessarie a confermare gli interventi ritenuti prioritari. Tra questi rientrano, soprattutto, le misure necessarie a rendere strutturali gli effetti del taglio del cuneo fiscale sul lavoro e l’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni già in vigore per l’anno in corso, nonché interventi finalizzati a favorire la natalità e a fornire un sostegno alle famiglie più numerose”.
La manovra “stanzierà anche risorse per il rinnovo dei contratti pubblici relativo al periodo 2025-2027, per tenere conto dell’andamento dell’inflazione”, spiega, ricordando che l’ultima legge di bilancio aveva già stanziato le risorse per il rinnovo del triennio 2022-2024, in corso di perfezionamento. “Inoltre, il Governo considera necessario incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica. La spesa sanitaria crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l’aggregato obiettivo della spesa netta. Infine, le risorse disponibili a legislazione vigente e quelle ulteriori allocate con la prossima manovra serviranno anche per avviare il programma di riforme e di investimenti delineato nel Piano”, afferma Giorgetti.
Poi l’appello alla Bce: “Adesso abbiamo cominciato un percorso di riduzione dei tassi e spero che vada avanti velocemente, il più velocemente possibile, in modo che questa politica monetaria, che non dipende da noi, e la politica credibile di questo governo congiuntamente possano eliminare la spesa più odiosa che c’è che della rendita finanziaria e degli interessi che siamo costretti ogni anno a pagare. Solo così questo governo, questo ministro e quelli che verranno avranno risorse per dare un impulso storico e decisivo a crescita questo paese”.
Il video di Giorgia Meloni
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