La festa della Barcolana entra nel vivo sulle Rive: iscritti oltre quota 1.500
Con il sole tutto è sempre più bello e la città, seppur solo a tratti, ieri ha potuto offrire nuovamente un’immagine smagliante di sé, ormai pronta per Barcolana 56. L’evento si avvicina e si sono superate le 1.500 iscrizioni alla regata di domenica, ma da tempo la festa non è più condensata in un giorno solo.
Mercoledì, quindi, è stato il giorno dell’apertura del Villaggio Barcolana, quello che da sempre trova spazio lungo le rive cittadine. I primi visitatori hanno iniziato ad animare il villaggio lasciandosi incuriosire dalle proposte di abbigliamento tecnico che, in una città a misura di velista, riescono a invogliare anche coloro che con la vela non hanno grande familiarità. Altri si sono regalati qualche istante per potere assaggiare alcune delle innumerevoli proposte culinarie disponibili sulle Rive.
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Non sono mancati nemmeno molti neo laureati, con corona d’alloro in testa e con gli amici e la famiglia al seguito, ma anche i turisti, che hanno iniziato presto ad aggirarsi nell’imponente complesso di stand che non sono solo bancarelle, ma dei veri e propri spazi espositivi e di divulgazione realizzati con tecnologia molto avanzata.
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Ad aprire ufficialmente il villaggio anche il presidente della Svbg Mitja Gialuz. «Lavoriamo tutto l’anno per progettare questo villaggio e quando lo si vede realizzato è un’emozione grande, perché significa che ormai siamo proprio dentro a Barcolana – ha affermato –. Cerchiamo sempre di far crescere qualitativamente un evento che impegna un numero importante di persone. Dieci anni fa, quando ho iniziato, eravamo in 40 a organizzare l’evento, ora siamo in 700. Questo dà la dimensione della crescita importante della Barcolana, che si allarga ai progetti, all’indirizzo strategico e vogliamo coinvolgere da un lato la regione, ma anche Trieste, con numerose iniziative in tutta la città per portare il mare anche dove non c’è, con tutti i suoi valori».
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«Dall’insegnamento di Marina Abramovich col suo “We are all in the same boat” – ha ricordato Gialuz – abbiamo imparato che ciascuno di noi deve prendersi cura del luogo in cui vive. Ormai anche la Costituzione tutela l’ambiente nell’interesse delle future generazioni, quindi ciascuno di noi ha la responsabilità di lasciare un segno positivo per ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente. La Barcolana da tempo ha preso questo impegno e ora cerchiamo di metterlo in atto. Trieste non è una città che sia ai primi posti nella raccolta differenziata e cerchiamo di sensibilizzare anche chi arriva». Proprio per questo ci sarà un decalogo da seguire per i visitatori e uno per gli espositori, in particolare per quelli legati alla ristorazione, sul corretto conferimento.
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In piazza c’è la barca celebrativa del 50° anno di attività di Solaris e per Gialuz è «un sogno che si realizza, dalla prima Barcolana ho sempre sperato di riuscire a portare una barca nel cuore della città a testimonianza del matrimonio tra Trieste e il suo mare e della centralità della vela per i triestini». Lo stand dell’Università ha già iniziato a ospitare convegni e altre attività ad hoc. Ieri alla Società Triestina della Vela, la Para Sailing Academy della Federazione Vela ha vissuto una giornata speciale dedicata a regalare l’emozione di una veleggiata a persone con disabilità, in collaborazione con le associazioni locali. La Para Sailing Academy, impegnata nella promozione della vela per tutti, ha ancora una volta dimostrato l’importanza del mare come luogo di aggregazione e superamento dei limiti.
Oggi, tra le attività ci sarà “We are all superheroes” e la suggestiva boat race “Rowing for the Future” con le imbarcazioni con i dragoni.
L’augurio che il presidente Gialuz fa ai visitatori è che «intercettino le energie positive che la Barcolana è in grado di produrre. Questa è una città carsica in cui energie di questo tipo rimangono sotterranee».
«Spero che Barcolana sia in grado di farle riemergere – ha aggiunto –, in un momento complicato in cui ci sono tensioni, aumentano le polarizzazioni, si frammentano le comunità e noi, attraverso un richiamo ai valori del mare, speriamo che tutti coloro che verranno a Trieste vivano queste giornate in allegria». Barcolana è aperta, non resta che viverla. —
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