80 anni fa lo scoppio dei 5 vagoni che devastò la città: Codroipo si ferma e ricorda
Il comune di Codroipo sabato 12 ottobre si ferma e ricorda. Idealmente e simbolicamente. E lo fa ottant’anni dopo lo scoppio ferroviario che il 12 ottobre 1944 devastò buona parte del centro cittadino. Alle 17, l’ora della prima di cinque esplosioni, grazie alla collaborazione con la parrocchia, il “campanone” (la campana grande) del campanile suonerà dei rintocchi speciali per cinque minuti, marcando il ricordo dei codroipesi che vissero quei giorni segnati dalla distruzione della guerra.
Sette erano i vagoni militari colmi di mine destinate al fronte tedesco nel Sud d’Italia che in quei giorni del 1944 stavano sostando nella stazione di Codroipo. Il 12 ottobre, un caccia dell’aviazione alleata, già impegnato nel bombardamento delle linee di comunicazione sul Tagliamento, scorse il convoglio militare che venne in breve tempo colpito. Con un effetto domino, i vagoni pieni di esplosivo saltarono in aria uno a uno, con grande devastazione di tutto l’abitato.
I report dell’epoca contarono cinque scoppi totali, fra le 17 e le 18. Incendi e devastazioni durarono tutta la notte e fino al giorno seguente. Visto il rischio dei bombardamenti, in quelle giornate gran parte della popolazione cittadina aveva già abbandonato il centro dirigendosi a Iutizzo, Gorizzo, Camino, Passariano, Rivolto, Goricizza e Pozzo o mettendosi in salvo nei rifugi antiaerei. Questo permise di evitare la strage dei civili: in totale si contarono due vittime, la giovane Franca Silvestri, figlia di una guardia municipale, e Gino Turloni, morto il 13 ottobre all’ospedale a causa delle ferite riportate.
Ovunque la distruzione, di case e di edifici, come il duomo di Santa Maria Maggiore. Alcuni di essi furono demoliti e sono cicatrici ancora visibili nel tessuto cittadino odierno. Come riportano le testimonianze dell’epoca: «Chi non ha visto Codroipo in quei giorni, non sa cosa sia desolazione».
L’anniversario sarà ricordato con la pubblicazione di foto e memorie dell’epoca sui canali del Comune di Codroipo, grazie anche al concorso delle foto dell’archivio Michelotto messe a disposizione dal gruppo “Codroipo nel Tempo”, rappresentato da Egidio Moro e Maurizio Zorzini. «Si tratta di una semplice momento di ricordo – dichiara il sindaco Guido Nardini –, ma ci teniamo a soffermarci e far conoscere questo triste avvenimento, parte integrante della nostra storia cittadina. Dopo la devastazione del 1917 a seguito della disfatta di Caporetto, lo scoppio del 12 ottobre 1944 rappresenta la cicatrice più profonda inflitta dalla guerra alla comunità di Codroipo. Oggi, osservando numerosi conflitti attorno a noi, ricordare i dolori e le devastazioni patite dai nostri padri e nonni ci invita a lavorare insieme per la pace».