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ATP Shanghai, è tempo di semifinali: Machac va in pasto a Sinner dopo il gran successo su Alcaraz. Djokovic per altri record, Fritz per sfatare un tabù

A Shanghai è il penultimo giorno di partite. Sono in quattro a essere rimasti in lizza per il penultimo Masters1000 stagionale, che vedrà di sicuro un vincitore diverso rispetto allo scorso anno, quando fu Hubert Hurkacz a trionfare su Andrey Rublev. E tra i quattro candidati al trono cinese c’è il numero 1 al mondo, Jannik Sinner.

Ormai un mostro di costanza l’azzurro, alla decima semifinale stagionale in tredici tornei: un ruolino di marcia impressionante che sottolinea la bontà del suo 2024, quello che ricorderà come il suo anno magico e che chiuderà sicuramente in testa alla classifica. Non ci sarà però l’occasione per avere la rivincita su Carlos Alcaraz, l’artefice di tre delle sue sei sconfitte in stagione.

Tomas Machac ha negato il quarto atto stagionale della rivalità che segnerà il tennis mondiale dei prossimi anni. Potremmo dire che il ceco aveva fatto le ‘prove generali’ in Coppa Davis, quando giocò un primo set da urlo contro l’iberico prima di arrendersi ad un infortunio alle gambe. Due giorni fa si è invece preso i complimenti di Alcaraz, definendo la partita del suo avversario ‘da top 5’: ci vorrà questo o addirittura di più per mettere paura a Sinner, sempre più una grande muraglia.

Shanghai ha ridato respiro anche a Novak Djokovic, che non vedeva il campo dagli US Open. E adesso il serbo è a due partite dal ritoccare i propri record: un successo in Cina significherebbe il quarantunesimo 1000 della sua onorabilissima carriera, il quinto nella megalopoli asiatica, dove già è il capofila per successi finali. Magari la brillantezza è minore rispetto ai tempi migliori, ma è bastata per rimettere le cose a posto contro l’altro tremendo ceco Jakub Mensik.

A stagliarsi di fronte a quello che tra due mesi sarà l’ultimo dei big three ancora in attività vedremo Taylor Fritz, a una delle stagioni più prolifiche della carriera. Manca forse il grande successo, ma intanto ha raggiunto quello status da finalista Slam che gli è mancato, seppur venendo surclassato da Jannik Sinner. Ma non sarà facile contro Nole, con cui non ha mai vinto in nove precedenti e con cui ha un paio di ricordi poco piacevoli, come quello dell’Australian Open 2021 in cui sembrava in controllo contro un serbo condizionato da problemi agli addominali.

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