Mensa, scontro Asilo-Comune da lunedì servizio pasti sospeso
Romano Canavese
I 27 bambini dell’Asilo infantile di Romano, da lunedì 14 ottobre potrebbero restare senza servizio mensa. È questo il rischio che corrono ora i bambini della materna parrocchiale, tutti utenti da tre a sei anni appena. Un anno, questo, che pare tra i più travagliati per la realtà privata nata nel 1861, ospitata fino al 26 aprile 2024 nella struttura comunale ai piedi dell’antica torre simbolo del paese, da allora chiuso per motivi di sicurezza.
Oggi l’Asilo è ospitato nel plesso della scuola primaria. Il tempo disponibile non è molto, ma è ancora possibile evitare il nuovo disservizio, cercando un compromesso tra le parti. Che sono da un lato il Cda della scuola e dall’altro il Comune. Il sindaco Oscarino Ferrero nega la volontà che gli viene attribuita di voler chiudere l’asilo per sostituirlo con una residenza per anziani, e respinge le accuse di non sostenere l’ente in questione. Dal canto suo, la presidente dell’Asilo infantile Alice Godone attribuisce al Comune di Romano la responsabilità della situazione.
«L’asilo non vuole sottrarsi al pagamento dei pasti serviti ai nostri 27 bambini dall’impresa incaricata del servizio – spiega Alice Godone – ma non è in grado di pagare il relativo importo a scadenza settimanale, come ci viene chiesto, per mancanza di liquidità, dovuta alle mancate entrate: rinuncia al centro estivo e alle relative entrate e, per mancanza di spazio nel nuovo edificio, a 10 nuove iscrizioni, con la sensibile riduzione delle rette e dei contributi ministeriali, causate dal trasferimento nel plesso della scuola primaria. Abbiamo chiesto al Comune, senza risultato – aggiunge – di anticipare e aumentare per questi motivi il suo contributo annuale attuale, che ad oggi è pari a 17.500 euro». Il sindaco Oscarino Ferrero, dal canto suo, replica spiegando che il Comune ha sempre sostenuto l’Ente, «e anche in questa occasione», erogando il contributo annuale. «Dopo il trasferimento per motivi di sicurezza dei bambini dal vecchio immobile comunale non più sicuro – evidenzia Oscarino Ferrero – il Comune si è accollato la spesa dei pasti per i bambini fino alla fine dello scorso anno scolastico e fino ad ora, per venire incontro all’ente asilo. Abbiamo anticipato la spesa di 5 euro a pasto per bambino, ma non abbiamo le risorse e la possibilità formale per continuare. Spetta all’Ente privato, che riceve mensilmente le rette (180 euro per i residenti e 200 per i non residenti ndr), corrispondere la somma alla società Sodexo che gestisce la mensa, ditta che si è detta disponibile a ricevere il dovuto a cadenza mensile previo accordo». La proposta di ricevere con cadenza mensile e non settimanale i circa 3mila euro dei pasti serviti da Sodexo può essere un primo passo verso la soluzione del problema. Ma, nell’attesa di conoscere e per sollecitare questa soluzione e sperando che ai 27 bambini dell’asilo non venga negato il pasto, un gruppo di mamme, informate della situazione in un recente incontro con i vertici dell’Asilo, hanno annunciato per le 11,30 di lunedì 14 ottobre un sit-in nella centrale piazza Ruggia, davanti al palazzo comunale.