Tomic, altro record: sconfitta più veloce in una finale Challenger
Un paio di mesi fa, gli avevamo augurato un acuto tennistico prima del termine della carriera. C’è ancora tempo e la settimana appena passata ha visto Bernard Tomic tornare a disputare una finale a livello Challenger che mancava dal 2018, quando vinse a Maiorca. Non è certo l’acuto che avevamo in mente, ma c’è ancora tempo e in ogni caso è stata un’ottima settimana per Bernard. Tuttavia, quando il protagonista è lui, a volte si va oltre il tennis giocato, come avevamo brevemente riassunto in occasione della sua espulsione dalla finale a Santo Domingo – match che nemmeno stava giocando.
Questa volta, in realtà, non ha combinato qualcosa di grosso, anzi, proprio il contrario: opposto al diciottenne statunitense Learner Tien nell’incontro valido per il titolo di Fairfield, il nostro si è arreso 6-0 6-1 nel tempo record di 39 minuti. Letteralmente record, in quanto è diventata la finale più veloce di sempre del circuito Challenger. Vabbè, succede. Soprattutto a Bernard, però, dal momento che non è una novità per lui. Infatti, il primato della sconfitta più rapida subita da un pro in un match ATP appartiene proprio a Tomic. È successo al primo turno Miami nel 2014, sempre 6-0 6-1, contro Jarkko Nieminen.
“Una volta persi i primi due o tre giochi” ha detto Tomic secondo quanto riporta 7news, “era troppo difficile rimanere lì con la testa. Mi dispiace di non essere stato capace di tenere il livello con le gambe”. Che, in effetti, ci sta dopo quattro vittorie di fila per il classe 1992 nato a Stoccarda. Per non parlare del nome dell’avversario, Learner: se già aveva battuto Bernard un mese prima a Las Vegas (7-5 ritiro, in 55 minuti, era durata di più), chissà nel frattempo quanto avrà… appreso.
Per onore di cronaca, quello con Nieminen è stato il secondo match ATP più corto di sempre. In vetta alla classifica c’è la vittoria di Francisco Clavet, ex n. 18 del mondo, contro la wild card cinese Shan Jiang, 6-0 6-0 in 25 minuti a Shanghai nel 21. Tuttavia, Jiang non era un professionista e non lo sarebbe mai diventato. Ha infatti disputato solo altri tre match, due ITF e uno di Coppa Davis uscendo sempre sconfitto. Shanghai gli è comunque valso 5 punti e la presenza in classifica per un anno attorno alla millesima posizione. Grazie a questo escamotage, possiamo considerare Tomic il detentore del record della sconfitta più rapida subita da un pro.
Intanto, Bernie è salito al 207° posto del ranking: la top 200 che manca dal febbraio 2020 è vicinissima e chissà se l’annunciato rientro di Nick Kyrgios – che ha commentato con una faccina che ride fino alle lacrime il tweet di Bastien Fachan sulla sconfitta record del connazionale – non aggiunga un’ulteriore motivazione al suo obiettivo di entrare in top 10.
Questa settimana Tomic sarà di scena al Challenger di Calgary e chissà se lunedì prossimo potrà festeggiare il compleanno con un altro risultato. O un’altra delle sue perle.
Tornando invece a Shan Jiang, va detto che all’epoca scelse di accompagnare la sua ragazza in giro per i tornei invece di pensare al proprio tennis. “Ha rinunciato al suo sogno per il mio” ha poi avuto modo di dire lei commossa per il sostegno ricevuto all’epoca da Shan, nel frattempo divenuto suo marito. Lei, la tennista diventata pro, era Na Li.