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Roma, minacciò di ammazzare un avversario politico (video): Gualtieri richiama con sé il fido Ruberti

Albino Ruberti torna in Campidoglio. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, lo ha richiamato, questa volta, a fare il capo della segreteria. Nell’ambito di un mini-rimpasto appena varato che vede l’ex eurodeputato Pd, poi passato a Sel, Massimiliano Smeriglio sostituire lo storico Miguel Gotor alla Cultura e l’altro esponente di Sel Andrea Catarci passare dall’assessorato al Personale a direttore dell’Ufficio “Giubileo”, Ruberti, già capo di gabinetto in Comune, prenderà il posto di Giulio Bugarini, destinato all’assessorato prima di Catarci.

Il video che Gualtieri ha dimenticato su Ruberti

Ruberti si era dimesso da capo di gabinetto di Gualtieri nell’agosto del 2022, dopo la diffusione prima di un audio (svelato dal Foglio) e poi di un video dove lo si sentiva litigare furiosamente davanti a un ristorante di Frosinone alla presenza della consigliera regionale Pd Sara Battisti e dell’esponente dem Francesco De Angelis. “Me devono venì a chiede scusa per quello che mi hanno chiesto a cena… A me non me dicono ‘io me te compro’. Je dò cinque minuti pe venì a chiedeme scusa in ginocchio. Se devono inginocchià davanti a me e chiedere scusa. Altrimenti io lo scrivo, a tutti, quello che sti pezzi de m… mi hanno chiesto. Non se devono permette de dimme ‘me te compro’. Io li sparo, li ammazzo”, le parole choc che lo portarono rapidamente fuori dal Campidoglio. Poi fu ricicilato all’Acea dallo stesso Gualtieri.

Ruberti si scagliò contro un certo Vladimiro De Angelis, broker assicurativo e fratello di Francesco De Angelis, a sua volta fra i testimoni dell’episodio: ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd, candidato alle politiche per i democratici, poco dopo la pubblicazione del video, riunciò alla candidatura.

Il video delle minacce: “Ti sparo!”

“Ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’, che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere, con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità”, spiegò allora nella lettera di dimissioni a Gualtieri. Ieri, contatto dall’Adnkronos, si schermisce: “Nulla da dire, il mio è un ruolo da dietro le quinte… Concentratevi sugli assessori”.  Ruberti negli ultimi anni era già asceso agli onori della cronaca per due episodi di malcostume. Una grigliata in pieno lockdown nel 2020 al quartiere romano del Pigneto per la quale fu multato. E la risposta “da potenti” data dai suoi figli di 19 e 17 anni ai Carabinieri che chiedevano di identificarli, con amici a bordo di un auto mal parcheggiata al quartiere romano Parioli intestata al padre.

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